Malcolm X vuole andare in Svezia

Bambini, scrivete!  

Problema. Se Malcolm X, dalla Nigeria vuole andare in Svezia e dispone di 3.000 dollari, quali procedure deve seguire per raggiungere il suo obiettivo?

Esecuzione. Posto che i funzionari del suo paese, addetti al rilascio di passaporti, sono tutti corrotti e l’ambasciatore svedese ad Abuja appartiene a un paese che ha istituito il Premio Nobel per la Pace, Malcolm X deve:

1. corrompere con 1000 dollari i funzionari del suo paese e farsi rilasciare il passaporto;
2. richiedere il visto per l’espatrio all’ambasciata di Svezia pagando la tassa di 60 dollari;
3. comprare con 1000 dollari il biglietto aereo per Stoccolma.
4. con la rimanente somma di 940 dollari può cominciare una nuova vita in Scandinavia. 
   Corollario. Diamo per sicuro che i funzionari nigeriani si lascino corrompere, data l’antica loro consuetudine allo sfruttamento dei privilegi di casta, ma se l’ambasciata di Svezia rifiuta il visto turistico dimostra di non avere pietà delle centinaia di morti annegati nel Mediterraneo, mentre non può non rilasciarlo in caso di ricongiungimento familiare, qualora il richiedente abbia parenti in Svezia.

Risposta. Se Malcolm X, partendo dalla Nigeria, pur disponendo di una somma bastante per permettergli di prendere il mezzo più sicuro, più ancora del treno e dell’automobile, non lo fa è un pazzo. Se si avventura in un viaggio folle attraverso il Sahara e il Mediterraneo, a bordo di barche e gommoni insicuri e affidandosi a schiavisti senza scrupoli, significa che non possiede 3.000 dollari e che tale informazione è falsa, fatta circolare in Occidente per manipolare i cervelli degli occidentali. Risolto quindi il problema in esame, se ne pone un altro: chi c’è dietro l’immane tragedia dei migranti? Chi li manovra come burattini?