Testo di Mario Gambino
Ho sempre pensato che
il compito più nobile dei forestali fosse quello di tutelare il
patrimonio boschivo e l’ambiente naturale, di proprietà demaniale
o di pubblico interesse: si studiano anche botanica, zoologia e
selvicoltura nei corsi di formazione.
Attualmente, leggendo vari commenti in giro per la rete e considerando l’indolenza arrogante della classe politica, con la silenziosa complicità dei giornalisti nei talk show, ma anche sulla carta stampata, mi accorgo della totale indifferenza di gran parte dell’opinione collettiva, che ritiene il corpo forestale praticamente inutile, se non parassitario e talvolta fastidioso, ad esempio all’atto di sanzionare il barbecue all’aperto o il parcheggio sulla duna. Qualcuno l’ha tirato fuori come ultimo retaggio del fascismo, rinvangando quel maldestro tentativo di golpe all’inizio degli anni ’70, ma di cui in realtà è diventato il capro espiatorio.
Attualmente, leggendo vari commenti in giro per la rete e considerando l’indolenza arrogante della classe politica, con la silenziosa complicità dei giornalisti nei talk show, ma anche sulla carta stampata, mi accorgo della totale indifferenza di gran parte dell’opinione collettiva, che ritiene il corpo forestale praticamente inutile, se non parassitario e talvolta fastidioso, ad esempio all’atto di sanzionare il barbecue all’aperto o il parcheggio sulla duna. Qualcuno l’ha tirato fuori come ultimo retaggio del fascismo, rinvangando quel maldestro tentativo di golpe all’inizio degli anni ’70, ma di cui in realtà è diventato il capro espiatorio.
Conclusasi l’epoca d’oro dei verdi, quelli del sole che ride, che hanno fatto per anni da stampella alla sinistra inciuciona (chiedendo pubblicamente scusa a chi si ritenesse offeso da questa mia opinione) ... e qualcuno di loro c’è finito pure dentro ... sono rimasti pochi, e soltanto all’opposizione, quelli che si interessano concretamente di ambiente, al di là delle modifiche al codice penale. La mia verità è che tanti pubblici servizi, dalla sanità alla gestione del territorio, passati nel tempo alle competenze regionali siano notevolmente peggiorati ... e temo che anche la vigilanza sul patrimonio ambientale avrà lo stesso destino. Ma a quanto pare la maggioranza dei cittadini italiani accetta tutto ciò, tranne piangere ed imprecare un paio di giorni, quando un familiare rimane vittima della malasanità o quando il fango gli entra dentro casa.
Akasha interessante il registro delle malefatte...serve al karma o al darma? Anch'io una volta credevo alla reincarnazione, finché non mi sono fatta due conti. In un dato momento eravamo 1 miliardo di u-mani...non contiamo gli Altri Animali che ci mangiavamo e che si mangiano, altrimenti non c'è contenitore che con-tenga. Ora siamo quasi 7 miliardi. C'è una differenza di 6 miliardi di "anime". Da dove sono uscite? Ricordate che 1 diviso 1 fa 2. E' 1 distribuito a 1 che fa 1.
RispondiEliminaMonia