Fonte: Intelligo News
E' stato inaugurato ieri in
concomitanza con la Giornata Europea della Cultura Ebraica, il nuovo
Museo Ebraico della Capitale. La sindaca Virginia Raggi, insieme
all'assessore alla cultura Luca Bergamo e alla presidente della
comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello, ha così dato il via alla
mostra "Il libro aperto" di Paola Levi Montalcini. "È una bella sensazione essere
accolti qui, e capire che in realtà facciamo parte tutti della
stessa comunità, indipendentemente dalle differenze religiose. La
cultura supera ogni barriera": con queste parole la sindaca ha
inaugurato la mostra al Tempio maggiore. E ha annunciato: "A
breve lavoreremo sul Museo della Shoah. Siamo riusciti finalmente a
sbloccare i fondi, che da anni erano impantanati, e soprattutto
abbiamo tutti una grande missione: coinvolgere i nostri bambini, le
nostre giovani generazioni in un percorso che sia comune". Per
questo, ha aggiunto, "intensificheremo i viaggi della Memoria".
La cultura, ha aggiunto Raggi, "è
una delle chiavi per riuscire a ricomporre un tessuto ultimamente un
po’ sfrangiato da episodi terribili che dobbiamo contrastare in tutti
i modi". "In un momento in cui il terrorismo colpisce
dappertutto, riteniamo che la migliore risposta ad attacchi e minacce
sia una risposta di vita, che passa attraverso la conoscenza
reciproca e delle diversità" ha spiegato Ruth Dureghello,
presidente della comunità ebraica di Roma. "Mi auguro che di
questo facciano tesoro anche altre comunità, come quella islamica e
cristiana, che rappresentano una ricchezza del nostro Paese", ha
concluso.
E intanto, mentre la sindaca ricuce i
rapporti con la Comunità ebraica di Roma, i social si scatenano
con commenti antisemiti:"Virginia Raggi ok, ma della cultura
ebraica fanculo". "Occupiamoci di cose utili Signora Raggi,
di questo non ce ne frega niente", scrivono i più teneri. "Non
dimentichiamo anche gli altri genocidi però, Virginia! La memoria
non dev’essere selettiva. Guarda caso si parla sempre e solo dello
sterminio del popolo ebraico durante la seconda guerra mondiale.
Guarda caso…" le fa notare un altro. "Questa è la prima
vera mossa sbagliata della Raggi: andare da coloro che sono il peggio
nel panorama mondiale" - scrive un deluso, che, evidentemente,
ha trovato le altre mosse dell’amministrazione capitolina sino ad
oggi giuste. "Allora ci vorrebbe un museo anche per la giornata
della memoria delle vittime degli ebrei… Comunque forza Virginia,
credo che ai romani interessano altre cose più urgenti", scrive
una sostenitrice di Raggi corredando il commento con una immagine che
paragona i nazisti allo stato d’Israele. "Finché non si mette
fine al genocidio palestinese le istituzioni italiane devono prendere
le dovute distanze dalla cultura ebraica". E ancora: "Con la
storia degli ebrei che oggi sono quelli che massacrano i palestinesi
perdi solo consensi. Avresti fatto meglio a non mettere questo
post".
Il mare di insulti e di messaggi
antisemiti non passa inosservato: "Amatissima sindaca Virginia
Raggi, per valutare quanto l’amore per l’ebraismo sia diffuso tra
gli adepti alla tua setta, guarda i commenti al tuo post. Mancano
solo i “sieg heil” (saluti nazisti) e il richiamo ai protocolli
dei Savi di Sion, per il resto il campionario delle schifezze
antisemite è al completo", scrive un utente.
Dei commenti al post di Raggi si
accorge anche la Comunità ebraica romana. "I commenti
ferocemente antisemiti ed antisionisti apparsi sulla pagina ufficiale
della Sindaca Raggi a margine di un suo post dove raccontava
perfettamente lo svolgersi dell’evento dedicato alla Giornata
Europea della Cultura Ebraica – dice il vice presidente Ruben Della
Rocca-, gettano un’ombra oscura e maligna su una mattinata
piacevole e dettata dalla voglia di costruire assieme per la nostra
amata città. Evidentemente il cancro dell’antisemitismo produce
metastasi difficili da controllare e debellare ed è alimentato da
menti rozze ed ignoranti dalle quali speriamo che la Sindaca voglia
prendere le distanze a chiare lettere e senza indugi".
La sindaca, travolta dai commenti
antisemiti, reagisce soltanto in serata: "Ho letto alcuni
commenti, pochi per fortuna, che sono lontani dallo spirito della
giornata di oggi, da quello del M5S e dei cittadini romani – scrive
commentando il suo post -. La cultura aiuta a superare pregiudizi e
divisioni che non possono appartenerci. Roma è di tutti: è una
moderna metropoli cosmopolita all’interno della quale le barriere
ideologiche non hanno e non avranno mai spazio".
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