martedì 20 settembre 2016

La sostituzione etnica comincia dalle botteghe


Testo di Souad Sbai

CHI FINANZIA I NEGOZI GESTITI DAGLI ISLAMICI?

La disparità di trattamento fra gli esercizi commerciali italiani e quelli aperti dagli stranieri salta subito agli occhi di tutti. Tranne di chi dovrebbe controllare. Aperture a orari improbabili (chi controlla se il personale viene sfruttato oltre le otto ore di lavoro, e ha gli straordinari regolari e pagati? 



Chi controlla che siano lavoratori regolari e non in nero?); condizioni igieniche da terzo mondo (chi controlla, come fanno ai locali italiani, i parametri imposti dall'Europa su cucine, apparecchiature, legge 46-90?); e soprattutto, come fanno degli immigrati che hanno una mano davanti e una dietro ad aprire un negozio quando un italiano non riesce ad arrivare alla fine del mese? Da dove arrivano i finanziamenti? Chi eroga loro prestiti? Perché lo stesso negozio, prima di italiani, chiuso perché andava in perdita, poi passa di mano, viene acquistato da stranieri e improvvisamente si trova in attivo? Qui la domanda si fa più inquietante: chi controlla da dove arrivano questi soldi? Mafie, petrodollari degli stati integralisti, mercati neri... 
Tutto ciò avviene sotto i nostri occhi. Ma nessuno interviene nemmeno le tv di stato!


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