Fonte: Il Gazzettino
Prigionieri sgozzati, appesi a testa
giù come pecore in un mattatoio. Scorre il sangue sulla festa santa
dei musulmani dell'Eid al Adha: dodici minuti di orrore ripresi dalle
telecamere dello Stato Islamico e pubblicati on line. Le immagini raccapriccianti, diffuse
lunedì dagli uomini del Califfato, sono l'ennesimo capitolo della
ferocia jihadista: questa volta le vittime sono state accusate di
essere spie degli Stati Uniti e sono state condotte in un macello di
Deir ez-Zor, nel nord-est della Siria, per essere giustiziate. Il video, dal nome “The Making of
Illusion”, mostra un boia vestito di bianco trascinare due
prigionieri attraverso i corridoi del macello prima di giungere a
un'enorme grata metallica dove le vittime sono poi state sgozzate.
Il
montaggio ci conduce in una stanza dove decine di prigionieri,
vestiti con tute arancioni, sono appesi a testa in giù con un
gancio: alcuni attendono di essere uccisi, altri penzolano dal
soffitto privi di vita, dopo essere stati sgozzati. Poi le immagini
si soffermano su particolari raccapriccianti. Le atrocità jihadiste sono
inframezzate anche da frame degli attori Simon Pegg e Tom Cruise nel
film «Mission Impossible-Rogue Nation» del 2015 e da foto della
Torre Eiffel e del lungomare di Nizza dopo l’attacco del 14 luglio
scorso. «È il video peggiore che abbiamo mai visto – ha detto Abu
Mohammed, fondatore del gruppo “Raqqa is Being Slaughtered
Silently” - Gli essere umani sono stati massacrati come pecore».
La festività. I jihadisti hanno scelto
di pubblicare sul web il loro video lunedì, data che coincide con
l'Eid al Adha, in arabo "Festa del Sacrificio", che ricorda
la prova superata da Abramo che obbedisce all'ordine di Dio di
immolare il figlio e al quale, prima che possa mettere in atto
l'azione, viene inviato dal cielo un montone da sacrificare. Il rito
principale prevede appunto di uccidere una pecora, un montone, un
agnello, un cammello, un pollo e di donarne la carne ai poveri e ai
bisognosi. Il rito è obbligatorio per i "hujjaj", i
pellegrini della Mecca, mentre è un atto meritorio ma non
obbligatorio per gli altri musulmani. Una data non casuale, dunque,
per gli uomini del Califfato che hanno voluto bagnare di sangue umano
questa ricorrenza.
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