Fonte: Le cronache animali
Non mi sono ancora ripresa dalla
notizia del gatto usato per creare una borsa, che poco fa mi imbatto
in quest'altra: a Riparbella, in provincia di Pisa, hanno avuto la
brillante idea di appendere dei poveri conigli alla facciata di una
chiesa per spaventare i piccioni. Come potete vedere dalle foto
(prese da quotidiani locali, ai quali va il mio sentito grazie) i
corpi dei poveri animali dondolano a testa in giù, appesi per la
zampe... Uno spettacolo quanto mai macabro e,
soprattutto, privo di alcun senso logico, almeno per me! Da quando i
piccioni sono spaventati dai conigli? Chi è il genio zoologo che è
giunto a tale conclusione e chi il genio ideatore della
localizzazione funambolica di questi piccoli animali, colpevoli solo
di essere già morti, impagliati e quindi usati come
"spaventa...piccioni"? Tra l'altro, beffa tra le beffe, sembra
che gli autori del fatto non possano neanche essere puniti se
realmente gli animali, nel momento in cui sono stati appesi, erano
impagliati. E ci mancava pure che
li appendessero da vivi!
Così mentre da tantissimi mesi, ormai,
alcune delle più importanti associazioni, che si battono per la
difesa dei conigli, si sono unite insieme per sostenere un'iniziativa
contro l'abbandono di questi piccoli amici e stanno facendo di tutto per il
loro riconoscimento quali animali d'affezione, nell'ambito
dell'iniziativa Coraggio Coniglio, da
un'altra parte del Paese qualcun altro, invece, crede che si possano
usare dei cadaveri a proprio piacimento. I volontari delle associazioni si
autotassano, corrono qua e là, fanno mercatini per finanziarsi,
insomma cercano in qualsiasi modo possibile di salvare il salvabile,
mettendosi in gioco e donando il loro tempo libero, pur di
aiutare gli animali in difficoltà. Poi apri un giornale o un social e vedi
queste immagini, che hanno un forte impatto diseducativo e rafforzano
la convinzione, in chi purtroppo già ne è pieno, che
l'antropocentrismo sia un diritto umano. Io personalmente spero che questa
storia non finisca qui e che chi ha sbagliato venga punito. Forse non
penalmente, ma che almeno venga riconosciuto che una vita è vita,
non importa se ha due orecchie lunghe o corte, se ha un pon pon o una
coda o delle piume, perché la vita merita rispetto e basta!
Il nostro essere umani ci impone di
prenderci cura di chi dipende da noi. Finché non capiremo questo
ogni ulteriore discorso risulterà sempre troppo vano...
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