Testo di Marco Zorzi
Sono "nati qui"
e parlano la nostra lingua e, poverini, non possono essere
riconosciuti come "italiani". Incredibile deviazione
mentale, che col sostegno della propaganda diventa normalità, come
nei più perversi regimi totalitari. Piccolo dettaglio: sono nati qui
dopo aver invaso la nostra terra, sono i figli dell'invasione
genocida della nostra patria. Per questo marchio di infamia
criminale, i milioni di invasori che hanno occupato il nostro paese
non saranno mai italiani (solo il concepimento di un tale
pensiero è una bestemmia che deve far rabbrividire), neanche tra
1000 anni lo saranno, perchè questo è semplicemente,
concettualmente e materialmente impossibile, al di là di qualsiasi
legge imposta dai traditori e dagli zombi malati al loro seguito! E
che gli italiani veri mai li riconoscano come tali. Le conseguenze di
un genocidio non possono mai essere accettate come buone e normali.
Il popolo italiano è una entità ben precisa, di etnia bianca
europea, di formazione e discendenza secolare, di cultura, storia e
tradizioni comuni da secoli. Questo e solo questo è il popolo
italiano. Chiunque voglia proporre un'alterazione perversa del
concetto basilare ed elementare di "popolo", per adattarlo
alle sue esigenze criminali e nevrotiche, venga soltanto combattuto
come nemico mortale.
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