Non l'hanno ancora eletto e già gli dicono cosa dovrà fare!

Carlo Verdelli: Aveva disperante ragione Primo Levi: “La peste si è spenta ma l’infezione serpeggia”. Appena picchiato in Italia un ragazzino perché ebreo. Appunto per il prossimo Presidente della Repubblica: primo viaggio ufficiale a Auschwitz. O al Binario 21, Milano.

Liliana Segre: Nessuno di noi conosceva quei sotterranei, quel ventre nero della Stazione Centrale che ora chiediamo diventi un luogo della Memoria, perché migliaia di persone sono partite da quei binari e non hanno fatto ritorno.

Hunter Maria Rose: I rigurgiti antisemiti, ma per carità. Un governo che mette in atto persecuzioni contro milioni di Italiani, manco ai galeotti vien negato vitto e alloggio, questo è il male di oggi, tollerato come fu tollerato il nazismo dagli stessi che poi si cambiarono camicia. Vergogna.

Maria booste: Da qualche mese milioni di italiani, a cui viene impedito di lavorare se non cedendo a un vile ricatto e a cui non è concesso prendere un autobus, sorseggiare un caffè o frequentare un teatro… il prossimo presidente non può essere chi ha permesso l’odio sociale.

Primo Levi: C'è un nuovo verbo: non siamo tutti uguali, non tutti abbiamo gli stessi diritti. Dove questo verbo attecchisce, alla fine c'è il lager.

Anna Cardinale: Per non dimenticare mai quello che è stato e quello che ancora è. Sono sempre tra di noi e il nostro dovere è riconoscerli.