venerdì 16 agosto 2013

Anime butterate

 

ROMA - Sfida di Ferragosto tra animalisti e butteri nelle campagne della Tuscia a Nord della Capitale. Un centinaio di attivisti anti-sagre ha lasciato Roma nella mattinata di Ferragosto a bordo di un pullman e alcune auto private, per raggiungere Tolfa. Qui è in programma nel pomeriggio (alle 17) di Ferragosto il tradizionale rodeo, lo stesso dove nella prima edizione a inizio luglio gli attivisti se la sono vista davvero brutta. Appuntamento alla Stazione Tiburtina, poi tutti in viaggio per il polo fieristico di Tolfa. Con un comitato d'accoglienza che provette scintille: «Attenti, vi vogliono linciare», avverte un abitante che simpatizza per i militanti anti-rodeo. 

 
SALVARE IL VITELLINO - La truppa degli animalisti di Lazio e dintorni si prepara a sfidare i cow boys locali alle prese con la festa e le prove di bravura i quella manifestazione che - per l'estate 2013 - è stata eletta a simbolo del maltrattamento animale. La missione? Salvare il vitellino da presa al lazo e marchiatura, cioè dalla prova di abilità per eccellenza di questi butteri giunti alla finale regionale. Una festa che si disputava da 45 anni senza nessuna polemica. Sino a quando non sono arrivati loro, i difensori del mondo animale senza se e senza ma. 

INTRANSIGENZA E MANESCHI - Da una parte gli animalisti sempre più intransigenti. Dall'altra tradizioni che, dopo le proteste e la grancassa mediatica, rischiano di subire qualche battuta d'arresto, nonché allevatori e contadini a volte un po' maneschi. Nel mezzo una legislazione che cerca di allontanare quei personaggi che palesemente non hanno a cuore la salute degli animali. Il folklore che sfrutta bestie di ogni genere sta lentamente emergendo dalle cronache di paese trovando sempre più nemici. Le associazioni animaliste alzano il tiro, ma nei paesini dove è più forte il legame con certe manifestazioni, ai megafoni della protesta si risponde anche con le botte.
                                                                                                                                             

                                                                                                                                  
IL PRECEDENTE CON RISSA - Da qualche tempo non c'è sagra di paese, giostra e fiera
con bestie annesse che non venga presa di mira dagli attivisti che, a costo di rischiare lo scontro fisico, si scagliano contro tradizioni vecchie e nuove che vedono gli animali subire anche il minimo maltrattamento per il pubblico divertimento. Così lo scorso 28 luglio proprio a Tolfa, alle prove generali sono volate le sberle - una manifestante toscana è andata al pronto soccorso rimediando 20 giorni di prognosi - il 15 agosto le frizioni tra gli organizzatori del torneo e gli animalisti potrebbero esplodere nuovamente. Lo dimostra la vigilia di polemiche e denunce e l'ultimo avvertimento arrivato ai referenti della mobilitazione anti rodeo: «Attenti vogliono linciarvi». 

MINACCE DAGLI ABITANTI - Come racconta Enrico Rizzi di Animalisti italiani onlus: «Un abitante di Tolfa che vuole rimanere anonimo, ma di cui abbiamo generalità e riferimenti. ci ha mandato questo messaggio 'Attenti questa volta saranno molte più persone affamate di vendetta buon Ferragosto. Notte. Io amo gli animali. ma ho una famiglia da salvaguardare ok ??' ed ancora 'So che vogliono linciarvi. Ma io naturalmente non vi ho detto nulla perché ho già ricevuto troppe minacce'». Questo gravissimo avvertimento, scrive Rizzi, «è soltanto l'ultimo di una serie di fatti che minano il pacifico svolgimento della manifestazione di Ferragosto». Senza dimenticare, in relazione alla richiesta degli animalisti di sospendere il rodeo, «il rimpallo di responsabilità che interessa la Questura, che dice di non aver facoltà d'interrompere il rodeo, prerogativa della Prefettura, che da parte sua non ravvede motivo d'intervenire». 

SEQUELA DI DENUNCE - E se qualcuno vorrà menar le mani, le vittime designate (non parliamo naturalmente di equini, suini, volatili o altro) preparano montagne di carta bollata: «Per i fatti accaduti il 28 luglio alle qualificazioni del medesimo torneo sempre a Tolfa, nei giorni scorsi sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Roma un appartenente all'arma dei Carabinieri abitante a Tolfa e spalleggiatore degli organizzatori del torneo dei Butteri per minacce, ingiurie, apologia del fascismo aggravata dalla discriminazione razziale di stampo antisemita, il tutto con l'unico intento intimidatorio nei confronti dei nostri manifestanti». 

IL SERVIZIO D'ORDINE - Denunciati alla Procura della Repubblica di Civitavecchia, aggiunge l'associazione, «alcuni presunti componenti il servizio d'ordine del comitato organizzatore del medesimo torneo, per lesioni personali in seguito all'aggressione ad una manifestante - denuncia che procederà d'ufficio visti gli oltre 20 giorni di prognosi -, e il sindaco di Tolfa per maltrattamento animali e omissioni d'atti d'ufficio».

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