Nella
cartellina “Misteri” conservo un articoletto del 21 giugno 1987 che parla dello
strano comportamento dei corvi di Mosca che si erano messi a bombardare il
tetto di vetro di un grande negozio affacciato sulla Piazza Rossa. Gli etologi
hanno ipotizzato che gli piacesse sentire il rumore del vetro che si rompeva.
Uno dei film dell’orrore che passerà alla storia è “Gli uccelli”, di Hitchcock
e nessuno di noi ha dimenticato le misteriose morie dei merli dalle ali rosse, accadute in Arkansas per due inverni consecutivi e sempre intorno a
capodanno. Dalle nostre parti, mi ero interessato di morie di topi nel
bellunese, per le quali avevo fatto anche qualche telefonata ai veterinari
dell’istituto zooprofilattico delle Venezie. Non ho mai avuto risposta. Ora dalla Russia arriva un’altra inquietante notizia, quella Russia che in
fatto di armamenti e di armi segrete non ha niente da invidiare agli USA, come
si può vedere in questo sito. Alcuni piccioni della capitale russa hanno
cominciato a dar segni di disturbi neuronali, come se fossero rimasti
contaminati da qualche agente patogeno che gli fa perdere l’equilibrio,
facendoli morire dopo lunga agonia. I russi sono contenti di sbarazzarsi di
uccelli ritenuti dannosi e inutili e questo mi fa capire che la mentalità slava
è esecrabile dal punto di vista animalista. Basti pensare alle stragi di cani
in Romania, Moldavia e Ucraina. M’immaginavo che l’anima russa fosse
profondamente cristiana, ma evidentemente mi sbagliavo. Sono cafoni come tutti
gli altri.
Nessuno custodisce il copi-right sulla cafonaggine.
RispondiEliminaE' distribuita a macchia d'olio sull'intero pianeta.
Elimina