E’
venerdì e come al solito dopo la preghiera si terrà la manifestazione, ma i
soldati si presentano alle ore 11,00 ed attaccano il villaggio. Arrivano in 40
e con due cani, dalla strada rubata alla Palestina. Riesco a malapena a filmare
il loro arrivo perché devo correre. Quando si presentano in così gran numero e
con i cani hanno in mente una cosa sola: arrestare qualcun altro. Non gli è
bastato evidentemente prendere i 3 ragazzi due giorni fa, vogliono fermare la
Resistenza.
Sparano
gas e sound bomb, ma non sparano verso di noi sulla strada (giusto qualcuno),
sparano sulle case. Per fare più danni. Un bambino di due anni rimane soffocato
e fuori coscienza per 20 minuti. Avevo giocato con lui proprio due giorni fa….
Mentre scrivo quest’articolo mi fanno sapere che sta bene. Vedo un uomo durante
la manifestazione per ben due volte prendersi il gas addosso, la terza volta
che lo rivedo lo stanno caricando sull’ambulanza. Ma, i Palestinesi hanno una
forza che nasce dall’Amore. E’ infinita. Rivedo l’uomo per la quarta volta,
venti minuti dopo, sta riprendendo a manifestare e ha anche una sigaretta in
mano….
Oggi
a Kuffr Qaddum sembra la giornata più calda dell’anno. E’ difficile correre e
respirare. I gas bruciano ancora di più con il caldo. Brucia la pelle, bruciano
gli occhi e devi correre.
Fino
all’ultimo continuiamo a riconquistare la strada. Si resiste, anche per i 3
ragazzi arrestati. I bambini oggi si sono spaventati un po’ quando hanno visto
i cani. L’esperienza passata per loro ha lasciato un brutto ricordo… Un padre
urla ai soldati “quel cane addestrato e reso cattivo da voi vi rappresenta
benissimo, chi rappresenta noi sono i nostri bambini”.
Vi
amo Kuffr Qaddum. La vostra forza non finirà mai perché nasce dall’amore che
avete dentro. E, nonostante sia dura, vinceremo noi perché sappiamo amare.
Riporto
con molto piacere le parole di Murad per la manifestazione di oggi: “Abbiamo
finito la nostra marcia oggi Venerdì 16 agosto alle 15.00.
Come
al solito quasi 40 soldati attaccano il villaggio alle 11:00 sparando gas
lacrimogeni e bombe sonore nelle case e nei confronti delle persone che
condividono la marcia.
Molte
bombe lacrimogene caddero dentro le case e Tayseer Shtaiwi mi ha detto che sei
bombe sono cadute nel cortile di casa sua e hanno causato casi di persone
soffocate all’interno della casa.
Yaqub
Ashraf Shtaiwi, bambino di 2 anni soffocato, cadde privo di sensi dopo che
l’odore di gas di una bomba nei pressi della sua casa lo aveva soffocato. Lui è ok ora.
I
soldati cominciano a cambiare il loro modo di repressione verso di noi cercando
di trasferire gli scontri tra le case per aumentare la sofferenza del popolo.
Ma
abbiamo un messaggio e il dovere per la nostra terra: che a dispetto della
sofferenza noi continueremo la nostra lotta.
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