martedì 27 agosto 2013

Dillo ai lentinesi!

Vi sono realtà in Italia in cui la parola sterilizzazione è sconosciuta, o almeno la conoscono solo zoofili e animalisti. Questa lacuna fa sì che il territorio pulluli di cani randagi, che s'imbrancano e possono diventare pericolosi per chi passeggia a piedi. Direi che il fenomeno riguarda tutta l'Italia meridionale a partire dall'Abruzzo. Si tratta di un circolo vizioso perché quando qualcuno di noi si presenta dal sindaco di turno per chiedere di dare inizio a una campagna di sterilizzazione, ci si sente rispondere che non ci sono soldi per gli animali e che ci sono cose più importanti. Poi, quando si verifica l'ennesimo incidente con bambini o adulti morsicati (e in alcuni casi uccisi), sono le stesse autorità che non avevano soldi per le sterilizzazioni a dar luogo alla caccia al randagio, con tanto di ordinanza municipale. I casi, dunque, sono due: o lo fanno apposta, sapendo che se non si sterilizzano i randagi la popolazione canina cresce senza controllo, e si divertono a fare gli sceriffi pistoleri, oppure sono senza immaginazione e anche un po' deficienti. Io penso che gli amministratori della cosa pubblica si distribuiscano equamente in entrambe le categorie. Onore agli zoofili del sud Italia!

2 commenti:

  1. "Perchè mi guardi" bellissima poesia, se è vero quello che c'è scritto qua Gaetano era veramente eccezionale (come Lampo cane viaggiatore e chissà quanti altri):
    "Gaetano è un cane randagio, è la mascotte del paese di Lentini (SR) ed è un cane umano di Lentini.
    Gaetano va in chiesa ad ascoltare la messa e precede spontanamente la processione del santo patrono del paese.
    Ha una fidanzata nel paese vicino e prende l'autobus per andarla a trovare ogni martedi.
    Aspetta il verde per passare sulle strisce pedonali, a differenza degli umani.
    Aspetta i ragazzi all'entrata e all'uscita da scuola e qualche rara volta ascolta la lezione.
    E' benvoluto e trova sempre qualcuno che gli dà da mangiare.
    Viene curato gratis dal veterinario.
    Precede i cortei di protesta e ferma le macchine per fare passare i funerali.
    Va alla stazione dei treni e abbaia ai treni in partenza.
    Quando i bambini dell'asilo vanno in gita scolastica li aspetta alla stazione.
    Entra nel centro commerciale.
    Dorme davanti al bancomat.
    E' molto affezionato ai lentinesi.
    E' molto fedele ed è molto legato al santo patrono di Lentini: Sant'Alfio."

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    1. Fino ad oggi non sapevo di Gaetano, ma che fosse molto affezionato al santo patrono, mi ha fatto ridere di gusto.

      O si tratta di una proiezione freudiana collettiva, o Gaetano era la reincarnazione di qualche lentinese.
      Te lo dice uno che all'anima non ci crede (o per lo meno è dubbioso).

      Davvero una bella storia, soprattutto perché gli hanno dedicato un monumento.
      Proprio i siciliani, che normalmente non brillano per zoofilia.

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