Fonte:
Andrea Nicola
Testo
di Adnan Al-Daini
Il
crollo economico del 2008 ha lasciato, in tutto il mondo, milioni di persone
disorientate e sconvolte dalla catastrofe e dalla devastazione inflitta alle
loro vite: la disperazione dei giovani disoccupati di fronte a un futuro
incerto e desolante, i pensionati che lottano per sopravvivere con pensioni che
hanno perso il loro potere d'acquisto, il povero impiegato che accetta un
taglio del suo orario e del suo salario per evitare di perdere il posto di
lavoro, i più poveri, i malati e i disabili che cercano di sopravvivere ai
tagli alla rete di sicurezza sociale. Le persone trovano difficile comprendere
come alcuni banchieri potenti possano causare tanti danni e tanta miseria nelle
vite di milioni di persone.
Due
anni fa, in un precedente articolo, scrivevo:
Come
si è arrivati a questo? Che tipo di sistema abbiamo creato, che dà così tanto
potere a queste persone? Come è possibile che questa gente, a cui è stato affidato
il denaro guadagnato dai lavoratori, finisca per inghiottirsi il denaro per il
quale le persone hanno lavorato così duramente? Come mai gli è stato permesso
di avere una tale morsa sulla vita di milioni di individui? Dov'erano le
persone che abbiamo eletto perché si prendessero cura di noi, quando una tale
forma distorta e corrotta di capitalismo è stata elaborata? Erano così
incompetenti, o sono diventati parte di una oligarchia che li arricchisce
proprio come fa con i giocatori d'azzardo del mercato?
Quindi
che cosa è successo da allora: i padroni dell'universo, che hanno causato il
crollo, hanno cambiato il loro modo di agire? Sono contriti per la miseria che
hanno causato? I nostri politici hanno adottato le misure necessarie per
evitare che avvenga un altro crollo, o per lo meno, nel caso succeda, si sono
assicurati che non minacci intere economie di nazioni?
The
Independent (aprile 2013), cita Jeffrey Sachs, il noto economista della
Columbia University che dice:
Incontro, regolarmente, molte di queste persone a Wall Street in questo momento ... lo dirò senza mezzi termini: io considero quell'ambiente morale come patologico. E sto parlando dei rapporti umani ... non ho mai visto nulla di simile, non l'ho mai percepito in maniera così palpabile .... Non si fanno carico di pagare le tasse, non hanno alcun senso di responsabilità per i loro clienti, non hanno alcun senso di responsabilità per le persone, per le controparti nelle transazioni .... Abbiamo una politica corrotta fino al midollo, mi spiace dirlo, e ... entrambe le parti ci sono dentro fino al collo. Questo non ha nulla a che fare con i Democratici o Repubblicani.
E'
chiaro che i "moneymen" non hanno cambiato il loro comportamento;
senza il riconoscimento della loro responsabilità nei confronti della società,
la loro arroganza rimane inalterata. I politici, a quanto pare, non sono
disposti o in grado di agire per proteggere la società dal prossimo crollo, che
sicuramente giungerà se le norme necessarie, le leggi ed i regolamenti non vengono
posti in essere. Ogni tentativo di riforma è contrastato con vigore, perché
dicono che interferisce con la santità del libero mercato.
Che
cosa è un libero mercato? E' qualcosa che può essere definito in modo
obiettivo?
Il
Professor Ha-Joon Chang dell'Università di Cambridge argomenta questo concetto
così:
Il
libero mercato non esiste. Ogni mercato ha delle regole e dei limiti che
restringono la libertà di scelta. Un mercato sembra libero solo perché
accettiamo così incondizionatamente le sue restrizioni di fondo che non
riusciamo a vederle ... Non c'è limite scientificamente definito per un mercato
libero. Se non vi è nulla di sacro in nessuno dei limiti particolari di mercato
che possano esistere, il tentativo di cambiarli è legittimo come lo è il
tentativo di difenderli. Ed infatti, la storia del capitalismo è stata una
lotta costante per i confini del mercato.
Ha-Joon
Chang cita, come esempio, la legislazione del 1819, per regolamentare il lavoro
minorile in Gran Bretagna. Una legge che vietò l'impiego dei minori di nove
anni nei cotonifici, considerati particolarmente pericolosi per la salute dei
lavoratori. La legge causò un enorme polemica, coloro che si opponevano la
vedevano come "la distruzione delle fondamenta del libero mercato."
Nessuno, oggi, nei paesi ricchi industrializzati, spero, sta suggerendo che
dovremmo riproporre il lavoro minorile, per liberalizzare le nostre leggi sul
lavoro.
Il
nostro governo ha salvato le banche dal collasso, usando centinaia di miliardi
di pounds delle nostre tasse. Ma
hanno avuto il coraggio di fare ciò che è necessario per salvarci dal prossimo
crollo?
Non
credo.
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