Diritti
umani e diritti animali calpestati: delirio di onnipotenza e indifferenza.
Pestaggi
e persecuzioni di gay, massacro di massa di cani randagi, cattura in natura di
orche oltre che di delfini, arrivati direttamente da Taiji, per allietare i
giochi olimpici.
Si
è appena spenta l'eco della prigionia ingiustificata delle Pussy Riot e della
detenzione degli attivisti di Greenpeace (tacciati addirittura di terrorismo),
eppure tutto tace.
Gli
atleti non si esprimono, come fu d'altronde per i campionati europei in
Ucraina, dove i cani vennero sterminati a migliaia per colpa di una negletta
gestione della popolazione canina.
Sono
tutti lì, pronti a partire, fremono per arrivare sul tanto bramato podio. Sono
insensibili alle disgrazie degli animali? Non solo, evidentemente, visto che si
parla anche di diritti umani, sistematicamente calpestati da un governo
illiberale.
Come
spesso diciamo, il maltrattamento sugli umani e sugli animali è figlio della stessa
ideologia. Del dominio e dell'indifferenza.
Inutile
lanciare appelli a Putin. L'unico, vero segnale, sarebbe non andare, non
partecipare a queste olimpiadi della crudeltà.
E
invece partiranno, in allegra comitiva e facendo finta di nulla, per andare a
guadagnare quell'insulsa medaglietta anche se macchiata del sangue di tanti
innocenti.
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