sabato 8 febbraio 2014

Non possono essere idrocefali tutti e novanta

 

I teschi allungati non sono stati trovati unicamente a Paracas, in Perù: sono stati scoperti tra gli Olmechi in Messico, a Malta, nell’isola malese di Vanuatu, in Egitto, Iraq, Africa, Russia, Siria, Bolivia, etc. La pratica è andata avanti fino al XX secolo in Congo e nell'isola di Vanuatu.
Nella maggior parte dei casi si tratta di deformazione indotta sui crani dei bambini attraverso fasce o assi di legno, mentre a Paracas i crani non sono stati deformati.
  infatti, il cranio alla nascita è duttile ed veniva deformato applicando fasce o piccole assi di legno sul retro del cranio, ben strette e per un lungo periodo, di solito dai primi mesi di vita fino a 3 anni. La deformazione cranica fu una tecnica utilizzata in varie parti del mondo, ma può soltanto deformare il cranio, infatti, non ne altera il volume, il peso e le altre caratteristiche umane.
 
  I teschi allungati rinvenuti a Paracas, sono invece ben diversi. I teschi allungati sono naturali e non si tratta di una condizione clinica, 90 teschi sono stati trovati dall’archeologo Julio Tello il che esclude la possibilità che possa trattarsi di soggetti con idrocefalia che causerebbe l’arrotondamento del cranio mentre i crani rinvenuti sono allungati ed hanno caratteristiche diverse da quelli tradizionali.


Il volume dei teschi è fino al 25% più grande e per il 60% più pesante dei teschi umani e tutto ciò non si può ottenere con una deformazione tramite assi di legno legati sul capo, o con strette bende. I teschi di Paracas presentano un solo unico osso parietale invece che due, ossi parietali di forma rettangolare, che formano la parte laterale e superiore della volta cranica nei teschi “tradizionali”. I teschi sono stati un mistero per un lungo periodo.

Juan Navarro, direttore del Museo di storia a Paracas, museo che ospita 15 teschi Paracas, ha permesso il prelievo di 10 campioni da 5 crani. I campioni erano: un dente, capelli e radici, pelle e un osso del cranio. I prelievi sono stati documentati con video e foto e vennero inviati a Lloyd Pye, fondatore del Progetto Starchild per essere affidati ad un genetista in Texas per il test del DNA.


L’autore Brien Foerster ha svelato i risultati preliminari delle analisi e in merito ha scritto che hanno DNA mitocondriale con mutazioni sconosciute in qualsiasi essere umano, primate o animale conosciuto fino a ora.


Il campione indica che la mutazione ha a che fare con una nuova creatura umana, molto distante dall’Homo sapiens, dal Neanderthal e dall’Homo di Denisova. Brien Foerster afferma di non essere sicuro che si possano adattare al nostro albero evolutivo e che gli individui Paracas erano cosi biologicamente diversi che non avrebbero potuto incrociarsi con gli esseri umani. I risultati completi delle analisi non sono ancora stati rilasciati.
 

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