sabato 11 ottobre 2014

Distrai il popolo con l'omofobia

 

"Sentinelle in Piedi è una resistenza di cittadini che vigila su quanto accade nella società e sulle azioni di chi legifera denunciando ogni occasione in cui si cerca di distruggere l’uomo e la civiltà. Ritti, silenti e fermi vegliamo per la libertà d’espressione e per la tutela della famiglia naturale fondata sull’unione tra uomo e donna. La nostra è una rete apartitica e aconfessionale". Stop: questo è quello che si legge nella sezione "chi siamo" del sito internet ufficiale delle Sentinelle in Piedi, il movimento che ha organizzato decine di sit in nelle piazze di tutta Italia lo scorso weekend per "protestare contro il Ddl Scalfarotto", che altro non è se non la legge che punisce l'omofobia.


Ma dietro le "sentinelle" chi c'è? Per organizzare sit in in contemporanea in tutta Italia servono strutture complesse e di certo non basta la buona volontà di qualche decina di persone. A ben vedere, in effetti, Sentinelle in Piedi è un marchio registrato: come rivela Articolo 3 è stato "depositato presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi da tale Emanuele Rivarossi, con sede legale alla Jacobacci & Partners spa di Torino. E qui ci si imbatte in Massimo Introvigne, reggente vicario di Alleanza Cattolica, a proposito di aconfessionalità".

Ma non è tutto. A ben guardare si scopre che nel dicembre del 2013 la sezione milanese di Forza Nuova lamentava una censura da parte delle Sentinelle in Piedi: "Una trentina di forzanovisti – si legge in un post del 15 dicembre – giunti a dare il proprio sostegno e contributo all’iniziativa, sono stati invitati dal servizio d’ordine degli organizzatori, a non utilizzare alcuni testi che avrebbero voluto leggere nel corso della manifestazione stessa, imperniata, come noto, sulla presenza silenziosa di uomini e donne impegnati a presidiare un luogo pubblico leggendo". I testi censurati erano due: "Omofollia", il cui scopo è "contribuire alla buona battaglia contro l'ideologia omosessualista" e la rivista "Ordine Futuro", facente capo a Forza Nuova, partito notoriamente neofascista.

Forza Nuova quindi passò all'attacco e accusò Alleanza Cattolica di essere diventata troppo "moderata" rispetto alle posizioni originarie e di essere uno "strano sodalizio capace di compiere nel corso degli anni un fantastico trasbordo ideologico, passando dalle posizioni controrivoluzionarie e lefevriane d’origine alla difesa ad oltranza del Vaticano II, al liberismo, al filo-americanismo ed al filo-sionismo. Alla luce di ciò sembra, dunque, probabile il tentativo di controllare e addomesticare la reazione anti-omosessualista, ostacolando di fatto la presenza e l’azione di chi non accetta compromessi con l’errore e la menzogna".
Insomma, "Sentinelle in Piedi" ha tutta l'aria di non essere affatto un'organizzazione "apartitica e aconfessionale": al contrario, la sensazione è che intorno al gruppo ci sia una vera "lotta per l'egemonia" tra il partito neofascista e l'associazione cattolica. Il primo, per non sbagliare, ha comunque fondato un altro gruppo molto simile: "Le sentinelle – Cattolici in piedi".

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