Da
come è andata sembrerebbe l’inizio di un film di G. A. Romero, invece è quello
che è successo ieri pomeriggio a Roma in una Chiesa in zona Prati. Flavio
M. 53enne romano “era” venuto a mancare due giorni fa per un malore improvviso
che lo aveva colto nella sua abitazione mentre stava con la moglie. La
funzione religiosa era arrivata quasi al termine, quando ad un certo punto il
coperchio della bara ha iniziato a muoversi. Il gelo ha pervaso tutti i
partecipanti, compreso il sacerdote, qualche secondo di silenzio e poi il
boato: la bara si è scoperchiata e il “morto” si è catapultato fuori. Il
cognato ancora sotto shock ha dichiarato: “Io ero li, in prima fila, non
credevo ai miei occhi, non riuscivo a muovermi ero pietrificato, come del resto
tutti gli altri. Ha iniziato a ringhiare e ad emettere dei mugugni, come si è
rialzato si è guardato intorno con gli occhi iniettati di sangue e poi si è
scagliato sull’altare contro il prete”. Il sacerdote adesso è ricoverato in
ospedale e tenuto sotto osservazione, ma se la caverà con soli 10 punti sul
collo. Il “redivivo” invece dopo aver perso i sensi è stato anch’esso
trasportato in ospedale, dove trascorrerà i prossimi giorni per accertamenti.
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