LIVORNO
COME LA MECCA – Sgozzano una pecora secondo il “rito del sacrificio” islamico,
minacciano due residenti, ma poco dopo vengono individuati e denunciati dalla
polizia per uccisione di animale e ricettazione. Non è chiaro infatti da dove
abbiano preso la pecora. Nei guai 4 magrebini dai 24 ai 28 anni e una livornese
28enne, fermati nella ex stazione San Marco. Prima di sgozzare la pecora, i 5
hanno minacciato una coppia di abitanti della zona che aveva cercato di
convincerli a non ucciderla estraendo dei coltelli.
È
la tessa vittima a raccontarlo. Erano le 14.30 quando lei e suo marito si sono
imbattuti nel gruppo di giovani stranieri, dall’aspetto magrebini, che si
accingevano a fare un rito religioso: «Abbiamo visto un gruppo di ragazzi
entrare nell’area della ex stazione San Marco, dove viviamo, con un animale al
guinzaglio. All’inizio pensavo fosse un cane poi invece mi sono resa conto che
era una pecora… Allora mio marito si è avvicinato per chiedere spiegazioni,
visto tra l’altro che questo terreno è privato. Ma loro hanno tirato fuori
quattro coltelli, lo hanno minacciato e insultato. Poi hanno esclamato contro
me e lui: “Italiani di m…”. Poi si sono inoltrati verso i binari. Noi siamo
rimasti senza fiato. E abbiamo chiamato la polizia».
Le
volanti della questura e della polfer, allertate dal marito della residente,
hanno inseguito i giovani nordafricani inoltrandosi fra i binari, fino a
raggiungerli. La polizia ferroviaria ha anche multato i 5 di 500 euro ciascuno in
quanto occupavano una zona interdetta di proprietà delle ferrovie.
«Mi
dispiace molto per il sacrificio dell’animale, che io avrei volentieri adottato
– dice la residente – Ma qui succede di tutto, ci sono anche prostitute e noi
siamo in preda alla microcriminalità».
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