giovedì 9 ottobre 2014

Italiani razzisti?

 

LIVORNO COME LA MECCA – Sgozzano una pecora secondo il “rito del sacrificio” islamico, minacciano due residenti, ma poco dopo vengono individuati e denunciati dalla polizia per uccisione di animale e ricettazione. Non è chiaro infatti da dove abbiano preso la pecora. Nei guai 4 magrebini dai 24 ai 28 anni e una livornese 28enne, fermati nella ex stazione San Marco. Prima di sgozzare la pecora, i 5 hanno minacciato una coppia di abitanti della zona che aveva cercato di convincerli a non ucciderla estraendo dei coltelli.

È la tessa vittima a raccontarlo. Erano le 14.30 quando lei e suo marito si sono imbattuti nel gruppo di giovani stranieri, dall’aspetto magrebini, che si accingevano a fare un rito religioso: «Abbiamo visto un gruppo di ragazzi entrare nell’area della ex stazione San Marco, dove viviamo, con un animale al guinzaglio. All’inizio pensavo fosse un cane poi invece mi sono resa conto che era una pecora… Allora mio marito si è avvicinato per chiedere spiegazioni, visto tra l’altro che questo terreno è privato. Ma loro hanno tirato fuori quattro coltelli, lo hanno minacciato e insultato. Poi hanno esclamato contro me e lui: “Italiani di m…”. Poi si sono inoltrati verso i binari. Noi siamo rimasti senza fiato. E abbiamo chiamato la polizia».
Le volanti della questura e della polfer, allertate dal marito della residente, hanno inseguito i giovani nordafricani inoltrandosi fra i binari, fino a raggiungerli. La polizia ferroviaria ha anche multato i 5 di 500 euro ciascuno in quanto occupavano una zona interdetta di proprietà delle ferrovie.
«Mi dispiace molto per il sacrificio dell’animale, che io avrei volentieri adottato – dice la residente – Ma qui succede di tutto, ci sono anche prostitute e noi siamo in preda alla microcriminalità».

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