Proprio in questi giorni in cui sul
blog c’è stata una fiammata, il mio computer è guasto. Così non
ho potuto né seguire la discussione, né commentare. Altrimenti, in
condizioni normali, avrei scritto qualche articolo sui fatti
recentemente accaduti nel mondo, come le esternazioni del Papa,
l’ultimo attentato in Israele e magari anche l’elezione del
presidente della Repubblica. E invece, sono qui immobilizzato, in
crisi d’astinenza e devo tenermi tutto dentro. Non posso riferire
che le frasi dette in aereo da Bergoglio, di ritorno dalle Filippine,
hanno suscitato non poche polemiche. Dire, come ha fatto lui, che se
qualcuno parla male di sua madre, gli dà un pugno, o che i cattolici
non devono fare figli come conigli, ha messo in imbarazzo anche quel
polemista di Giuliano Ferrara, rotto a tutte le malizie, nonché
intervistato da Daria Bignardi, il quale ha aggiunto che da un
momento all’altro si aspetta che Papa Francesco se ne venga fuori
esclamando “A li mortacci tua!”. Sempre che a un argentino venga
facile parlare in romanesco.
Siamo ben lontani dai tempi in cui i
Papi elargivano anatemi e scomuniche a destra e manca e Leone X, nel
Sedicesimo secolo, ordinava alla Repubblica di Venezia di non
intromettersi nelle cause di stregoneria ma di “eseguire
prontamente le sentenze da infliggersi senza ulteriore indagine ed
esame nei processi celebrati dai giudici ecclesiastici”. (“La
stregoneria” – Abbiati, Agnoletto, Lazzati; Mondadori, 1984 –
pag. 343). A quell’epoca la Chiesa era rispettata perché incuteva
timore con la pena di morte per gli eretici e le decime per tutti gli
altri. Oggi che la Massoneria, attraverso il Risorgimento, ha vieppiù
limitato il loro potere temporale, i Papi si sono ridotti ad
inseguire la simpatia del volgo mediante la “captatio
benevolentiae”. E l’ultimo Papa, quando sempre in aereo chiese:
“Chi sono io per giudicare i gay?”, ci sta riuscendo alla
perfezione.
Sul controllo delle nascite arriva in
ritardo perché nella decadente Europa la flessione dei nuovi nati è
iniziata da molto tempo e quell’esortazione sarebbe meglio se
l’avesse detta in Africa dove i figli sono una benedizione, perché
li si può ridurre in schiavitù e mandare a lavorare i campi con le
loro madri, ma sono anche una maledizione perché hanno il brutto
vizio di chiedere continuamente da mangiare, cosa che i genitori non
possono garantire tutti i giorni. Dunque, anche i cattolici europei,
al pari dei protestanti, hanno smesso da tempo di riprodursi
conigliescamente e la media di tre figli per coppia da lui suggerita
è del tutto obsoleta, stando alle statistiche che si attestano sullo
zero virgola qualcosa.
Per gli arabi, che non danno retta ai
suggerimenti del Santo Padre, riprodursi non costituisce alcun
problema, ma la riproduzione dei palestinesi costituisce invece un
problema per Israele, che vorrebbe la loro eradicazione come qui da
noi si vorrebbe l’eradicazione delle nutrie, del lupo, dell’orso,
dello scoiattolo grigio e del gambero rosso. Gli ebrei, che da secoli
vivono circondati da nemici, assistono ad atti di violenza
artigianale nelle loro città, a cui successivamente rispondono con
atti di violenza industriale nelle città palestinesi. L’ultima in
ordine di tempo, che mostra quanto sia pericoloso prendere l’autobus
a Tel Aviv, è quella di un ventitreenne armato di coltello, che ne
ha infilzati nove, prima d’essere abbattuto da secondini ebrei di
passaggio. E gli è andata anche bene, poiché gli hanno sparato alle
gambe.
Non avendo mai avuto contatti diretti
con palestinesi, non posso sapere il livello di esasperazione,
l’unica che potrebbe spingere naturalmente un ragazzo ad
accoltellare a freddo delle persone sconosciute, ma non posso
ugualmente esimermi dall’avanzare il sospetto che sia stato
condizionato mentalmente, con o senza microchip, a fare quello che ha
fatto. Se poi dovesse risultare che aveva passato del tempo in
prigione, il sospetto s’accresce, considerato che non possiamo
escludere che i medici penitenziari israeliani gli abbiano magari
installato qualche diavoleria in testa, sì da ridurlo ad automa
pronto ad entrare in azione. Non ci sarebbe da stupirsi, visto che
tale metodo è già stato utilizzato chissà quante volte da tutti i
servizi segreti, Mossad compreso. In tal caso, ci sarebbe il movente
giacché ora Netanhyau ha il pretesto per scatenare, come
rappresaglia, un’altra offensiva nella Striscia di Gaza. Problema
(accoltellamento). Reazione (indignazione). Soluzione
(bombardamenti).
Qui da noi, a differenza che in
Israele, siamo alle prese con la spartizione della Torta, costituita
dalla quantità di denaro estorta ai contribuenti con le tasse. Il
posto di presidente della Repubblica, che, non dimentichiamolo, ha
uno stipendio superiore a quello di Obama, è altamente desiderato.
Non è solo questione di prestigio personale, ma significa essere
trattati come regnanti, con 1600 persone al proprio servizio, e poter
vivere in un palazzo di più di mille stanze, il sesto per grandezza
nel mondo nella graduatoria dei palazzi più grandi. Significa aver a
disposizione non so quante macchine e aerei e portare a caccia gli
ospiti stranieri nella tenuta di Castel Porziano, avendo anche a
disposizione un certo numero di chilometri di spiaggia privata. Per
lo sfarzo, il lusso e le opere d’arte, praticamente è come vivere
in un museo, circondati dal rispetto e dall’ammirazione di stuoli
di lacchè. Così gli Illuminati ripagano i propri servitori:
facendoli sentire importanti. Già nel 2007, con l’uscita del libro
“La casta”, venimmo a sapere degli sprechi di denaro pubblico da
parte dello Stato. Oggi qualche giornalista timidamente fa notare che
sarebbe stato un segnale incoraggiante per la gente, in questo
periodo di crisi, se il Quirinale avesse tagliato le spese, cosa che
non è accaduta. E non accadrà perché i parassiti governativi sanno
che gli italiani per natura non sono capaci di ribellarsi, a meno che
la Massoneria non dia il segnale di attaccare il “Palazzo
d’inverno”. Se dovesse succedere – e non possiamo escluderlo –
ci sarà da divertirsi e il nuovo presidente della Repubblica
maledirà il giorno in cui è stato eletto. Anche il Papa è in
scadenza, avendolo pure detto pubblicamente, e molto altro sangue
scorrerà in Medio Oriente, previsione fin troppo facile, ma a quel
punto forse saremo già dentro la Terza Guerra Mondiale. Io nel
frattempo, spero, mi sarò comprato un computer nuovo.
se ti puo' interessare, io ne ho recuperato uno qui
RispondiEliminahttp://www.pcusatimilano.com/
E l'aereo greco caduto oh guarda caso proprio in corrispondenza con la vittoria elettorale dello "scettico" Tsipras!? Billy the Kid
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