venerdì 23 gennaio 2015

Fiammate di populismo in attesa della fiammata finale




Proprio in questi giorni in cui sul blog c’è stata una fiammata, il mio computer è guasto. Così non ho potuto né seguire la discussione, né commentare. Altrimenti, in condizioni normali, avrei scritto qualche articolo sui fatti recentemente accaduti nel mondo, come le esternazioni del Papa, l’ultimo attentato in Israele e magari anche l’elezione del presidente della Repubblica. E invece, sono qui immobilizzato, in crisi d’astinenza e devo tenermi tutto dentro. Non posso riferire che le frasi dette in aereo da Bergoglio, di ritorno dalle Filippine, hanno suscitato non poche polemiche. Dire, come ha fatto lui, che se qualcuno parla male di sua madre, gli dà un pugno, o che i cattolici non devono fare figli come conigli, ha messo in imbarazzo anche quel polemista di Giuliano Ferrara, rotto a tutte le malizie, nonché intervistato da Daria Bignardi, il quale ha aggiunto che da un momento all’altro si aspetta che Papa Francesco se ne venga fuori esclamando “A li mortacci tua!”. Sempre che a un argentino venga facile parlare in romanesco. 
 


Siamo ben lontani dai tempi in cui i Papi elargivano anatemi e scomuniche a destra e manca e Leone X, nel Sedicesimo secolo, ordinava alla Repubblica di Venezia di non intromettersi nelle cause di stregoneria ma di “eseguire prontamente le sentenze da infliggersi senza ulteriore indagine ed esame nei processi celebrati dai giudici ecclesiastici”. (“La stregoneria” – Abbiati, Agnoletto, Lazzati; Mondadori, 1984 – pag. 343). A quell’epoca la Chiesa era rispettata perché incuteva timore con la pena di morte per gli eretici e le decime per tutti gli altri. Oggi che la Massoneria, attraverso il Risorgimento, ha vieppiù limitato il loro potere temporale, i Papi si sono ridotti ad inseguire la simpatia del volgo mediante la “captatio benevolentiae”. E l’ultimo Papa, quando sempre in aereo chiese: “Chi sono io per giudicare i gay?”, ci sta riuscendo alla perfezione.

Sul controllo delle nascite arriva in ritardo perché nella decadente Europa la flessione dei nuovi nati è iniziata da molto tempo e quell’esortazione sarebbe meglio se l’avesse detta in Africa dove i figli sono una benedizione, perché li si può ridurre in schiavitù e mandare a lavorare i campi con le loro madri, ma sono anche una maledizione perché hanno il brutto vizio di chiedere continuamente da mangiare, cosa che i genitori non possono garantire tutti i giorni. Dunque, anche i cattolici europei, al pari dei protestanti, hanno smesso da tempo di riprodursi conigliescamente e la media di tre figli per coppia da lui suggerita è del tutto obsoleta, stando alle statistiche che si attestano sullo zero virgola qualcosa.

Per gli arabi, che non danno retta ai suggerimenti del Santo Padre, riprodursi non costituisce alcun problema, ma la riproduzione dei palestinesi costituisce invece un problema per Israele, che vorrebbe la loro eradicazione come qui da noi si vorrebbe l’eradicazione delle nutrie, del lupo, dell’orso, dello scoiattolo grigio e del gambero rosso. Gli ebrei, che da secoli vivono circondati da nemici, assistono ad atti di violenza artigianale nelle loro città, a cui successivamente rispondono con atti di violenza industriale nelle città palestinesi. L’ultima in ordine di tempo, che mostra quanto sia pericoloso prendere l’autobus a Tel Aviv, è quella di un ventitreenne armato di coltello, che ne ha infilzati nove, prima d’essere abbattuto da secondini ebrei di passaggio. E gli è andata anche bene, poiché gli hanno sparato alle gambe.

Non avendo mai avuto contatti diretti con palestinesi, non posso sapere il livello di esasperazione, l’unica che potrebbe spingere naturalmente un ragazzo ad accoltellare a freddo delle persone sconosciute, ma non posso ugualmente esimermi dall’avanzare il sospetto che sia stato condizionato mentalmente, con o senza microchip, a fare quello che ha fatto. Se poi dovesse risultare che aveva passato del tempo in prigione, il sospetto s’accresce, considerato che non possiamo escludere che i medici penitenziari israeliani gli abbiano magari installato qualche diavoleria in testa, sì da ridurlo ad automa pronto ad entrare in azione. Non ci sarebbe da stupirsi, visto che tale metodo è già stato utilizzato chissà quante volte da tutti i servizi segreti, Mossad compreso. In tal caso, ci sarebbe il movente giacché ora Netanhyau ha il pretesto per scatenare, come rappresaglia, un’altra offensiva nella Striscia di Gaza. Problema (accoltellamento). Reazione (indignazione). Soluzione (bombardamenti).

Qui da noi, a differenza che in Israele, siamo alle prese con la spartizione della Torta, costituita dalla quantità di denaro estorta ai contribuenti con le tasse. Il posto di presidente della Repubblica, che, non dimentichiamolo, ha uno stipendio superiore a quello di Obama, è altamente desiderato. Non è solo questione di prestigio personale, ma significa essere trattati come regnanti, con 1600 persone al proprio servizio, e poter vivere in un palazzo di più di mille stanze, il sesto per grandezza nel mondo nella graduatoria dei palazzi più grandi. Significa aver a disposizione non so quante macchine e aerei e portare a caccia gli ospiti stranieri nella tenuta di Castel Porziano, avendo anche a disposizione un certo numero di chilometri di spiaggia privata. Per lo sfarzo, il lusso e le opere d’arte, praticamente è come vivere in un museo, circondati dal rispetto e dall’ammirazione di stuoli di lacchè. Così gli Illuminati ripagano i propri servitori: facendoli sentire importanti. Già nel 2007, con l’uscita del libro “La casta”, venimmo a sapere degli sprechi di denaro pubblico da parte dello Stato. Oggi qualche giornalista timidamente fa notare che sarebbe stato un segnale incoraggiante per la gente, in questo periodo di crisi, se il Quirinale avesse tagliato le spese, cosa che non è accaduta. E non accadrà perché i parassiti governativi sanno che gli italiani per natura non sono capaci di ribellarsi, a meno che la Massoneria non dia il segnale di attaccare il “Palazzo d’inverno”. Se dovesse succedere – e non possiamo escluderlo – ci sarà da divertirsi e il nuovo presidente della Repubblica maledirà il giorno in cui è stato eletto. Anche il Papa è in scadenza, avendolo pure detto pubblicamente, e molto altro sangue scorrerà in Medio Oriente, previsione fin troppo facile, ma a quel punto forse saremo già dentro la Terza Guerra Mondiale. Io nel frattempo, spero, mi sarò comprato un computer nuovo.

2 commenti:

  1. se ti puo' interessare, io ne ho recuperato uno qui
    http://www.pcusatimilano.com/

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  2. E l'aereo greco caduto oh guarda caso proprio in corrispondenza con la vittoria elettorale dello "scettico" Tsipras!? Billy the Kid

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