mercoledì 14 gennaio 2015

La bella vita del parassita

 

Le foto sono state prelevate tutte da un profilo Facebook, appartenente a tal Lorenzo, assolutamente pubblico. Abbiamo deciso di oscurare le foto del minore, ma soprattutto le foto del genio proprietario del profilo perché mostrare la sua faccia da citrullo niente avrebbe aggiunto al ragionamento che non vale solo per il campo dove il citrullo probabilmente vive, quello di Via Cesare Lombroso, ma anche per le centinaia di persone che si comportano come lui. Il nostro è un ragionamento che verte attorno al tema dell'impunità. Impunità che viene garantita, ci piacerebbe capire perché, a chiunque, a Roma, viva all'interno di un campo Rom. Qualche giorno fa, alcuni nomadi minorenni (fanno questo invece di andare a scuola e se fai notare che i minorenni dovrebbero andare a scuola sei un pazzo nazifascista per una buona parte della città) si sono impossessati di migliaia di euro in telefonini facendone razzia in un centro commerciale. 


Purtroppo non è la prima volta che accade. Ma è la prima volta che, finalmente, alcuni esponenti dei Vigili Urbani sono andati nel campo di residenza dei ladri per recuperare la refurtiva. Ebbene sono stati circondati da 150 persone pronte a linciarli. Sono servite 5 pattuglie della Questura per liberare i malcapitati Vigili. Impunità totale. A tal punto che quando questa impunità non viene garantita, si reagisce con violenza: "Ehi, come sarebbe, stai limitando la mia libertà di rubare?". 

Impunità fino al punto, e veniamo alle nostre foto, che se maneggi armi nel tuo campo, se hai migliaia di euro in contanti e ci fai fare il bagno ad un neonato, se coltivi cannabis, se insegni ad un bambino a sparare e via dicendo lo puoi tranquillamente pubblicare su Facebook con la tua faccia in primo piano senza nessunissima paura. Tanto sai che sei impunibile, tanto sai che stai sopra alla legge, tanto sai che nessuno verrà a contestarti nulla. Fa impressione. Punto. Come fa impressione che gente che vive di sostegno pubblico e di investimenti comunali milionari se ne vada su internet a pubblicizzare l'acquisto di mega aragoste o borse griffate Vuitton. Fa impressione e fa schifo a nostro parere. 

Il sindaco ha promesso di superare questo sistema di campi che esiste solo a Roma (ma questo campo in particolare crea così tanti problemi che già Alemanno, nel 2010, ne promise lo spostamento) e che succhia alle casse cittadine una quantità di denaro allucinante generando mafie e crimine. Cosa si aspetta? Se a Roma neppure la classe media può ormai sognarsi di permettersi l'acquisto di un astice o di una borsa firmata è anche per le tasse più alte d'Italia che gravano sui contribuenti onesti. Tasse utilizzate per sostenere l'esistenza di personaggi come quello qui sopra ritratto e per perpetuare contesti in cui individui simili vivono e prosperano indisturbati. È accettabile? È accettabile che per mantenere decine di milioni di finanziamenti annui a questi personaggi il prossimo anno la città dovrà sopportare 300 milioni di euro di tagli dal bilancio comunale con conseguenze gravissime, ad esempio, per servizi, scuola, cultura?

[N.d.R. Articolo segnalato da Francesco Spizzirri, che ringrazio]

2 commenti:

  1. E se i ROM avessero già da tempo immemore capito tutto l'inganno...? E cercassero di spassarsela il più possibile? Certo quando diventano avidi di beni materiali si dimostrano stupidotti e schiavi...forse più degli altri... A me le zingare hanno tentato di penetrare in casa...ma io le ho gabbate a mia volta ahaha. Ho sviluppato odio nei loro confronti...magari se invece di rubare si fossero proposte come maghe lettrici di mani...mi sarebbero anche rimaste simpatiche: è lì l'errore! Billy the Kid

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    1. Da secoli basano le loro vite sulle varie strategie di sopravvivenza, che, secondo natura, comprendono la predazione e il parassitismo. Compito dell'Homo sapiens è evolversi svincolandosi dalle leggi di natura, che vanno bene per gli animali selvatici, ma meno per noi umani più o meno civilizzati.
      Grande rispetto per il loro ideale di libertà, ma solo finché non invadono il mio diritto a non essere danneggiato.
      Quello che vale per loro, vale anche per lo Stato prepotente e assassino. Senza favoritismi.

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