Le
foto sono state prelevate tutte da un profilo Facebook, appartenente a tal
Lorenzo, assolutamente pubblico. Abbiamo deciso di oscurare le foto del minore,
ma soprattutto le foto del genio proprietario del profilo perché mostrare la
sua faccia da citrullo niente avrebbe aggiunto al ragionamento che non vale
solo per il campo dove il citrullo probabilmente vive, quello di Via Cesare
Lombroso, ma anche per le
centinaia di persone che si comportano come lui. Il nostro è un ragionamento che verte
attorno al tema dell'impunità. Impunità che viene garantita, ci piacerebbe
capire perché, a chiunque, a Roma, viva all'interno di un campo Rom. Qualche
giorno fa, alcuni nomadi minorenni (fanno questo invece di
andare a scuola e se fai notare che i minorenni dovrebbero andare a scuola sei
un pazzo nazifascista per una buona parte della città) si sono impossessati di
migliaia di euro in telefonini facendone razzia in un centro commerciale.
Purtroppo non è la prima volta che accade. Ma è la prima volta che, finalmente,
alcuni esponenti dei Vigili Urbani sono andati nel campo di residenza dei ladri
per recuperare la refurtiva. Ebbene sono stati circondati da 150 persone pronte
a linciarli. Sono servite 5 pattuglie della Questura per liberare i malcapitati
Vigili. Impunità totale. A tal punto che quando questa impunità non viene
garantita, si reagisce con violenza: "Ehi, come sarebbe, stai limitando la
mia libertà di rubare?".
Impunità fino al punto, e veniamo alle nostre
foto, che se maneggi armi nel tuo campo, se hai migliaia di euro in contanti e
ci fai fare il bagno ad un neonato, se coltivi cannabis, se insegni ad un
bambino a sparare e via dicendo lo puoi tranquillamente pubblicare su Facebook
con la tua faccia in primo piano senza nessunissima paura. Tanto sai che sei
impunibile, tanto sai che stai sopra alla legge, tanto sai che nessuno verrà a
contestarti nulla. Fa impressione. Punto. Come fa impressione che gente che
vive di sostegno pubblico e di investimenti comunali milionari se ne vada su
internet a pubblicizzare l'acquisto di mega aragoste o borse griffate Vuitton.
Fa impressione e fa schifo a nostro parere.
Il
sindaco ha promesso di superare questo sistema di campi che esiste solo a Roma
(ma questo campo in particolare crea così tanti problemi che già Alemanno, nel
2010, ne promise lo spostamento) e che succhia alle casse cittadine una quantità
di denaro allucinante generando mafie e crimine. Cosa si aspetta? Se a Roma
neppure la classe media può ormai sognarsi di permettersi l'acquisto di un
astice o di una borsa firmata è anche per le tasse più alte d'Italia che
gravano sui contribuenti onesti. Tasse utilizzate per sostenere l'esistenza di
personaggi come quello qui sopra ritratto e per perpetuare contesti in cui
individui simili vivono e prosperano indisturbati. È accettabile? È accettabile
che per mantenere decine di milioni di finanziamenti annui a questi personaggi
il prossimo anno la città dovrà sopportare 300 milioni di euro di tagli dal
bilancio comunale con conseguenze gravissime, ad esempio, per servizi, scuola,
cultura?
[N.d.R. Articolo segnalato da Francesco Spizzirri, che ringrazio]
E se i ROM avessero già da tempo immemore capito tutto l'inganno...? E cercassero di spassarsela il più possibile? Certo quando diventano avidi di beni materiali si dimostrano stupidotti e schiavi...forse più degli altri... A me le zingare hanno tentato di penetrare in casa...ma io le ho gabbate a mia volta ahaha. Ho sviluppato odio nei loro confronti...magari se invece di rubare si fossero proposte come maghe lettrici di mani...mi sarebbero anche rimaste simpatiche: è lì l'errore! Billy the Kid
RispondiEliminaDa secoli basano le loro vite sulle varie strategie di sopravvivenza, che, secondo natura, comprendono la predazione e il parassitismo. Compito dell'Homo sapiens è evolversi svincolandosi dalle leggi di natura, che vanno bene per gli animali selvatici, ma meno per noi umani più o meno civilizzati.
EliminaGrande rispetto per il loro ideale di libertà, ma solo finché non invadono il mio diritto a non essere danneggiato.
Quello che vale per loro, vale anche per lo Stato prepotente e assassino. Senza favoritismi.