lunedì 12 gennaio 2015

Io sono cattolico


Abbiamo visto la Kippa nera di Netanyahu, che non si sa come stia su, andare in visita alla sinagoga ebraica di Parigi. Abbiamo visto tra la folla molti con il cartello “Je suis juif”, io sono giudeo. Soprattutto, abbiamo visto migliaia di persone con il cartello “Je suis Charlie”, che anagrammato si può leggere “Je suis Israel”. Ma non abbiamo visto nessuno con la scritta “Je suis catholique”. Eppure, tra le divinità terrene prese di mira dai disegnatori satirici c’era anche il Papa sbarbato e il Gesù capellone, oltre a Maometto barbuto e a qualche anonimo rabbino. 


Di tutti, solo il primo, vivente, avrebbe motivo di lamentarsi per essere stato canzonato, giacché il Profeta è morto, Gesù non è mai esistito e dei rabbini presi di mira non ce n’è mai stato uno in particolare, con tanto di nome e cognome. La Francia, dove si sono radunati due milioni di indignati, è un paese cattolico e la maggior parte dei morti è di quella religione. Ciò nonostante, nessuno si è presentato al raduno oceanico con il cartellino che rivendicava la propria cattolicità. L’hanno fatto solo coloro che inneggiavano alla libertà di satira e gli ebrei, che, se possono rinnovare i sensi di colpa dell’Olocausto, non si fanno scappare l’occasione. Tra i deceduti, tre clienti del negozio erano ebrei, tre, fuori dal negozio, erano musulmani (così ci è stato detto) e tutti gli altri, si presume, cattolici. Eppure, in un’occasione epocale come la marcia di Parigi dell’undici gennaio 2015, nessuno aveva un cartello che denunciasse l’appartenenza alla religione che più delle altre è sotto minaccia in questo periodo storico, se pensiamo ai cristiani bruciati vivi nelle chiese in Nigeria e a quelli fatti a fette con il machete nel resto dell’Africa musulmana e perfino in Thailandia, dove ad essere presi di mira sono i buddisti.

Questa è una delle tante stranezze della vicenda. Le altre riguardano il filmato che è stato trasmesso da tutti i telegiornali, censurato proprio nella parte in cui il poliziotto a terra dovrebbe avere la testa fatta saltare da un colpo ravvicinato di Kalashnikov. Si dice che a filmare quella scena sia stato un ebreo. Come mai era lì e come mai aveva con sé quello che non sembra un telefonino, ma, a giudicare dalla nitidezza delle immagini, una vera e propria videocamera? Anche questa è una stranezza, minore rispetto alla testa non esplosa del poliziotto a terra, come si può vedere nel video non censurato reperibile in Rete, e minore anche rispetto alla Citroen C3 che ha i retrovisori bianchi quando i due presunti terroristi scappano, ma li ha neri quando viene ritrovata abbandonata.

Salta poi fuori la testimonianza di una giornalista che, ospite in televisione, riferisce di una sopravvissuta che ha guardato la morte in faccia, notando che aveva due bellissimi occhi azzurri che la fissavano attraverso il passamontagna e che le chiedevano di recitare il Corano. “Recita il Corano e avrai salva la vita!”, le diceva infatti uno dei due attentatori puntandole il fucile mitragliatore sul viso. Lei, come ovviamente tutti i francesi, sapeva a memoria brani del Corano, così che è stata risparmiata. Io non mi ricordo neanche il Padre Nostro! Vuoi vedere che il messaggio di quest’altra stranezza è: occidentali, imparate l’arabo e soprattutto il Corano, ché un domani vi potrà servire!

Stranezza minore: il cassiere eroe di nome  Lassana Batihly (in foto), che ha messo in salvo quindici clienti accompagnandoli nella cella frigorifera è musulmano e c’è da chiedersi come mai il direttore del supermarket Kosher ne abbia assunto uno non appartenente alla sua religione. Ma i tre morti fra i clienti erano ebrei, compreso il 22enne che si è scagliato addosso al negro convertito all’Islam di nome Amedy Coulibaly.

Il quale, lo si è saputo dopo a partita chiusa, voleva fare una strage di bambini nell’asilo ebraico poco distante, ma ha dovuto ripiegare sul negozio a causa del conflitto a fuoco con la polizia, in cui è morta la poliziotta musulmana Clarissa Jean-Philippe (qui a sinistra). Moloch ha dovuto rinunciare ai bimbi e accontentarsi di adulti: sarà un po’ scocciato, immagino. Le televisioni hanno sentito la necessità di farci sapere tutti questi dettagli, che fra le vittime c’erano ebrei e musulmani, ma non hanno evidenziato che presso la redazione del giornale a morire c’era anche Bernard Maris, personaggio sgradito alle banche. Si vede che le banche e i cattolici, ovvero Finanza e Vaticano, non volendo apparire in tutto questo bailamme, hanno chiesto il silenzio stampa, lasciando a ebrei e musulmani, oltre ai cittadini francesi amanti della fraternità, dell’uguaglianza e soprattutto della libertà, di esprimere compassate geremiadi.

Siccome la domanda principe di tutte le indagini di polizia – e che non dovrebbe abbandonare mai nemmeno noi comuni indagatori – è: “Cui prodest?”, i maggiori sospetti su chi possano essere stati i mandanti ricadono proprio su chi è rimasto defilato: Chiesa cattolica e grande Finanza, per l’ennesima volta unite insieme negli stessi intrallazzi, come il Banco Ambrosiano, Marcinkus e Roberto Calvi c’insegnano. 

Sugli esecutori non abbiamo più dubbi, a differenza degli ipnotizzati utenti dei telegiornali. Sono stati due agenti segreti, nonché incappucciati, di razza bianca e di occhi azzurri (almeno uno di loro), con il contorno di due giovani fratelli (analogamente ai presunti autori, qui in foto, dell’attentato false flag di Boston), messi in mezzo e trasformati in capri espiatori, magari dopo averli ingannati con la falsa promessa di aver salva la vita. Sempre che non siano stati condizionati mentalmente fin dall’inizio, promettendogli l’impunità in cambio di una recita a beneficio di un maldestro cameraman ebreo.

In Rete si dice che la scena della fuga, con tanto di scarpetta persa e recuperata alla maniera di Cenerentola, non sia stata nemmeno girata a Parigi, ma in qualche studio tipo Cinecittà e che quindi il filmato fosse già pronto da tempo, come era già pronta l’autointervista di  Amedy Coulibaly, che si fa accompagnare dalla fidanzata per poi farla sparire come un bravo illusionista. 


Se una ragazza sparisce, una carta d’identità compare. Nel posto sbagliato, anzi giustissimo, altrimenti come avrebbe fatto la polizia francese a risalire all’identità dei terroristi? Alla base dei grattacieli fumanti, in mezzo a computer, mobili da ufficio e altre masserizie carbonizzate, nelle ore seguenti all’abbattimento delle torri gemelle fu trovata una carta d’identità integra, ma in quel caso non servì per l’identificazione dei piloti perché già dal 10 settembre sulla scrivania di Bush c’erano i piani per l’invasione dell’Afghanistan e sui 19 terroristi arabi, come responsabili degli attacchi, nessuno aveva dubbi. 

Nel nostro caso, nell’undici settembre d’Europa, la sbadataggine di uno dei due fratelli è stata determinante.

A me viene in mente una barzelletta. C’è un italiano che va negli Stati Uniti per la prima volta ed è pieno d’ammirazione per gli americani che amano fare le cose in grande. Entra in un negozio e chiede un flacone di shampoo. Il commesso gliene dà uno di dieci litri. Al che l’italiano dice:
- Ne vorrei uno più piccolo.
- Questo è il più piccolo che abbiamo - gli risponde il commerciante.
- Lasci stare e mi dia un tubetto di dentifricio.
L’uomo gliene dà uno di dieci chili. E l’italiano:
- No, grazie, cosa me ne faccio di un dentifricio di dieci chili!?
- Le serve qualcos’altro?
- Sì, mi servirebbero delle supposte, ma è meglio se lasciamo perdere!

Negli Stati Uniti hanno avuto bisogno di 2.752 morti per entrare in guerra contro il terrorismo, come settant’anni prima hanno avuto bisogno di 2403 morti a Pearl Harbour per entrare nella seconda guerra mondiale. In Europa, tanto per ribadire il ruolo minoritario degli europei rispetto agli statunitensi, ce la siamo cavata con 17 morti. Si tratta di vedere ora se l’Europa, con Nato e Usraele, attaccheranno qualche paese arabo, che ospita il sostituto di AlQaeda, quell'Abu Bakr Al-Baghdadi, capo dell'ISIS, che abbiamo già sentito fare minacciosi proclami, oppure se ci dovremo accontentare di accorpare i servizi segreti dei paesi europei, come viene richiesto da più parti in queste ore, compreso il nostro Renzi, dopo che si è deciso di accorpare le varie polizie nell’unica Eurogendfor.

Poiché siamo tutti convinti, a parte i soliti ipnotizzati dai telegiornali, che il poliziotto a terra non sia stato ucciso veramente, causa assenza di sangue, ci si chiede come i notiziari possano darlo per morto e i suoi colleghi piangerlo come se lo fosse. Ebbene, ciò è possibile grazie a una delle tante tecniche messe in opera dai servizi segreti di tutto il mondo: il cambio di identità. Gli è stata data una grossa liquidazione ed è stato convinto a prestarsi alla sceneggiata con la consegna del silenzio e un biglietto per lui e famiglia (sempre che ne abbia una) per qualche amena località dei Carabi francesi, dopo un'operazione di chirurgia plastica al viso. Se mi dessero un bel gruzzoletto con cui sistemarmi per il resto della vita, lo farei anch’io!

Una bazzecola, un giochetto da ragazzi, a differenza delle forze in campo e degli interessi economici che stanno dietro alla guerra, con tutto l’indotto di vettovagliamento, munizionamento, movimento truppe e successiva ricostruzione. Si tratta di fare affari d’oro, ma se pensiamo che quei pochi che ne hanno vantaggi economici sono già ricchissimi, ci deve essere qualche altra spiegazione a proposito delle loro motivazioni, giacché l’avidità di denaro non basta come movente. 

Ecco che se penso a due milioni di persone che proclamano “Je suis Israel” non posso non pensare alle eggregore che si formano nello stesso momento, con un Papa Bergoglio che in confronto, quando chiede ai fedeli radunati in Piazza San Pietro di pregare per lui, è un dilettante. Il che però mi costringe a fornire una spiegazione di tipo esoterico, cosa che di solito sono restio a fare.

Se le cose stanno veramente così, se “Je suis Charlie”, anagrammato, veicola un messaggio a favore di Israele (nessuno si è visto con il cartellino “Je suis palestinien”) significa che i capi supremi di questa sporca faccenda amano dilettarsi con la Cabala demoniaca, visto che non  disdegnano di gratificarsi con vittime sacrificali. Siccome questo genere di sacrifici umani vengono fatti in occasione di particolari eventi che si vogliono propiziare, mi chiedo che cosa hanno in mente di fare i cabalisti ebrei che hanno ordito questa messa in scena. 

Visto che è successa il 7 gennaio, può essere che sia stato un sacrificio propiziatorio beneaugurante, per loro, per l’anno appena iniziato. Che cosa ci dobbiamo aspettare di vedere nel 2015? Gli occhi sono concentrati sul Medio Oriente, dove sono custodite bombe atomiche sia in Israele che in Pakistan. O forse non è ancora arrivato il momento per una guerra nucleare e si darà inizio a qualche conflitto localizzato di tipo convenzionale. Di sicuro, lo Stato d’Israele ci riserverà qualche grossa sorpresa, ora che si è accattivato le simpatie del mondo libero, continuando indisturbato, nel frattempo, la sua politica genocida nei confronti dei palestinesi.

13 commenti:

  1. Qualcuno mette addirittura in dubbio che ci siano stati morti, perché (dicono) non è stato mostrato nessun cadavere, io non lo so se é vero perchè non ho visto niente della vicenda, ne ho solo letto sul web e visto solo il filmato farsa del poliziotto ucciso senza sangue.

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    1. Le persone che dovevano essere eliminate sono state eliminate.

      Il resto è fiction.

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    2. perlappunto, fiction... come questa....

      http://terrarealtime.blogspot.it/2015/01/ci-prendono-costantemente-per-culo-ecco.html

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    3. In effetti, VARG, ci sono cascato anch'io. Ci siamo cascati tutti.

      Presumo lo abbiano fatto per motivi di sicurezza. Però, ora che ci penso, qualche telegiornale aveva detto che la marcia dei capi di stato era stata di soli 200 metri.

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  2. Qua Giulietto Chiesa fa un 'analisi della vicenda aggiungendo altri particolari, come le interferenze dell'Arabia Saudita e altre anomalie e coinvolgimenti

    https://www.facebook.com/video.php?v=10204799001528650&set=vb.1646565516&type=2&theater

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  3. Più ci penso, più questa storia non mi convince... mentre per l' 11/9 hanno fatto di tutto per far sembrare tutto reale, per questa vicenda sembra che abbiano fatto il contrario.... forse hanno voluto prendere in giro l'America di Bush e l'Arabia Saudita... con il ritrovamento della carta d'identità... e dei video falsi... chissà??

    Ma i morti qualcuno i ha visti?

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    1. Non ricordo bene se ai tempi delle Torri Gemelle già ci fossero i blog...

      Er Braciola

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    2. Non capisco il senso del tuo quesito, Braciola.

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  4. http://www.beppegrillo.it/immagini/immagini/leader_monde.jpg

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  5. Er Braciola non so se nel 2001 ci fossero i blog personalmente in quegli anni il PC non lo usavo per niente... però ricordo che qualcuno (non ricordo però la fonte) indicava come coinvolgimento nell'autoattentato l'Arabia Saudita... ma l'Amministrazione Bush invece di andare a bombardare gli emirato arabi ha preferito bombardare l'Afghanistan

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    1. Se si mette d'impegno il Braciola può essere anche esaustivo.

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    2. Ciao Laurama,
      perdona la schiettezza della mia risposta.
      "non so se nel 2001 ci fossero i blog"
      Informati!

      Ciao Duria,
      suppongo che, se ti metti d'impegno, puoi trovare un senso alla mia considerazione rivolta al commento precedente di laurama.

      Er Braciola

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    3. Non mi piacciono gli indovinelli, a meno che non sia io a farli.


      E poi sono pigro.

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