Testo
di Nicolai Lilin
Dopo
il colpo di stato e l’inizio del movimento Euromaidan, l’Ucraina è sprofondata
nella spirale della violenza. La guerra civile ha spaccato il paese e ha
liberato i demoni che ogni essere umano porta nascosti nelle profondità della
propria anima. Ne ho seguito le vicende e ho condiviso sui social network le informazioni che mi arrivavano, ricevendo come risposta minacce e offese, che
per alcune persone simpatizzanti dell’Euromaidan sembrano essere validi
argomenti a supporto delle loro idee. Nell'arco della stessa giornata, per aver
condiviso delle foto di alcune delle vittime del Donbass, mi è successo di
essere definito fascista, nazista, comunista, uomo di Putin, agente della CIA,
spia del Mossad, sionista, omofobo, ricchione, terrorista islamico, estremista
cristiano, xenofobo. Il pubblico sui social è veramente democratico quando
insulta e la fantasia non manca quando ci si trova dietro ad uno schermo. Mio
nonno Kuzia diceva che "il male più assoluto si annida nei cuori degli
egoisti e degli ipocriti". Ragionando sulle sue parole trovo che la cosa
più terribile nel male è quando diventa banale agli occhi della società. Quando
le persone ne accettano l’esistenza e ne trattano l’essenza come una qualsiasi
altra cosa normale.
Durante
il 2014 ho condiviso molti post sulla mia pagina Facebook, ne ho seguito i
commenti, ho notato la rabbia delle persone e ho cercato di placare i conflitti
verbali che spesso si accendevano tra sostenitori di opinioni diverse. Ma anche
se mi trovo in disaccordo con il movimento Euromaidan, continuo a sperare che
sia animato comunque da persone mosse da sentimenti umani. Voglio pensare che
anche i neonazisti ucraini abbiano qualcosa di positivo che li lega al mondo,
che non siano il male assoluto. Quando ho visto il video dalla festa di
capodanno tenuta in uno dei bar di Kiev, le mie speranze si sono spente. Ho la
sensazione che a persone che agiscono in questo modo non sia rimasto più niente
di umano. Sono azioni compiute da mostri.
Il
senso di questo video non sarebbe così terrificante se fosse avvenuto in un
altro posto o in un altro periodo storico. Sarebbe rimasto comunque una fatto
stravagante, magari provocatorio: non tutti trovano divertente mangiare una
torta fatta a forma di neonato. Un neonato russo nello specifico, perché
adagiato sulla bandiera della Federazione Russa. Però questa torta a forma di
bambino è stata mangiata da alcuni cittadini di Kiev. Sostenitori dell'esercito
che ha massacrato migliaia di civili nel Donbass, tra i quali molti bambini.
Loro trovano divertente tagliare una torta a forma di bambino, che rappresenta
tutte le vite di quegli innocenti che il loro regime ha strappato alla vita. Un
caso di cinismo e mancanza di rispetto e umanità senza precedenti. Mi sembra di
veder ripetere i passi più sanguinari commessi dai regimi nella storia.
Non
sono molto vecchio, però nei miei quasi trentacinque anni di vita di cose
brutte ne ho viste molte, più di quante avrei voluto e di certo più di quante
alcune persone riescono a vedere in tutta la loro vita. Cose di fronte alle
quali chi non è abituato all'orrore della morte violenta diventa preda della
paura e volta la faccia. Però vi giuro che guardando questo video ho provato
così tanto disgusto come non lo provavo nemmeno davanti alle scene di guerra
più cruente. Forse perché mi inorridisce di più vedere il marcio delle anime
umane, che quello delle loro carni.
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