domenica 11 gennaio 2015

Impallinati dal giudice con una sentenza troppo lieve

 
Fonte: Il Tirreno

AULLA. Per il giudice è stato il campione di tiro, (tre volte sul podio) Alberto Caroselli (in foto) - difeso dall’avvocato Giampaolo Carabelli, ad avere ucciso i gatti - o meglio uno dei sette gatti - di un anziano (assistito dal legale Daniela Patriarchi) che avrebbe avuto la sfortuna di abitare a 500 metri dal poligono. Caroselli, commerciante-istallatore di impianti e titolare di un poligono nel borgo aullese di Bibola, è stato condannato dal giudice Fabrizio Garofalo a quattro mesi di reclusione (pena sospesa) e quattromila euro di risarcimento nel processo per "uccisione di animali altrui". Nella fattispecie, secondo l’accusa, le morti sospette erano di  sette gatti. La condanna è arrivata solo per uno, A puntare il dito contro il campione di tiro è stato un anziano di Bibola.


Tutto è cominciato sette anni fa, dopo la morte, senza cause apparenti, di due-tre felini, l'anziano ha portato uno dei mici, zoppicante, dal veterinario che ha diagnosticato la frattura scomposta dell’omero. Subito dopo l’animale  morirà. Muore, qualche tempo dopo, un altro gatto: l'ennesimo. L'anziano torna dalla veterinaria: chiede un'autopsia. La professionista la esegue e trova pallini, anche questa volta, di carabina. L'anziano, a questo punto, siamo nel 2011, querela il vicino titolare del poligono di tiro, a cui viene sequestrata una carabina.
Nell’ultima udienza del processo, prima della discussione, il perito della difesa, professor Angelo Ghinazzi, aveva escluso, dal punto di vista balistico la certa identificazione dell’arma da cui sarebbero partiti i colpi letali per i gattini.

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