Fonte: Il Tirreno
AULLA.
Per il giudice è stato il campione di tiro, (tre volte sul podio) Alberto Caroselli (in foto) - difeso dall’avvocato Giampaolo Carabelli, ad avere ucciso i gatti -
o meglio uno dei sette gatti - di un anziano (assistito dal legale Daniela
Patriarchi) che avrebbe avuto la sfortuna di abitare a 500 metri dal poligono.
Caroselli, commerciante-istallatore di impianti e titolare di un poligono nel
borgo aullese di Bibola, è stato condannato dal giudice Fabrizio Garofalo a
quattro mesi di reclusione (pena sospesa) e quattromila euro di risarcimento
nel processo per "uccisione di animali altrui". Nella fattispecie,
secondo l’accusa, le morti sospette erano di sette gatti. La condanna è
arrivata solo per uno, A puntare il dito contro il campione di tiro è stato un
anziano di Bibola.
Tutto
è cominciato sette anni fa, dopo la morte, senza cause apparenti, di due-tre
felini, l'anziano ha portato uno dei mici, zoppicante, dal veterinario che ha
diagnosticato la frattura scomposta dell’omero. Subito dopo l’animale
morirà. Muore, qualche tempo dopo, un altro gatto: l'ennesimo. L'anziano torna
dalla veterinaria: chiede un'autopsia. La professionista la esegue e trova
pallini, anche questa volta, di carabina. L'anziano, a questo punto, siamo nel
2011, querela il vicino titolare del poligono di tiro, a cui viene sequestrata
una carabina.
Nell’ultima
udienza del processo, prima della discussione, il perito della difesa,
professor Angelo Ghinazzi, aveva escluso, dal punto di vista balistico la certa
identificazione dell’arma da cui sarebbero partiti i colpi letali per i
gattini.
Ho dimenticato come si vola...
RispondiEliminaAnonimo senza patria