Se
il parametro per decidere che la conferenza del 24 gennaio scorso a
Fontanafredda abbia avuto successo o meno è la quantità, allora si
può dire che la partecipazione di pubblico è andata al di là di
ogni più rosea previsione. Se invece il parametro è la qualità,
allora si deve ammettere che l’acustica è stata semplicemente
disastrosa. Un palazzetto dello sport, studiato per far rimbombare il
pallone di pallacanestro sul parquet, così da creare l’atmosfera
giusta per le competizioni sportive e invogliare gli spettatori al
tifo, non è il luogo più adatto per facilitare la concentrazione a
un pubblico venuto per sapere cosa siano le scie chimiche e come
venga effettuata la geoingegneria.
Anche
se la durata dei filmati è stata accettabile, non essendo andata
oltre i venti minuti a filmato, il discorso tenuto da Cristiano, uno
degli organizzatori del “Presidio stop scie chimiche” di
Pordenone, è durato troppo a lungo. Forse avrebbe fatto meglio a
passare subito la parola a Giorgio Pattera, venuto dalla lontana
Emilia per fornire la propria versione di esperto. Tuttavia, va
riconosciuto che, come nelle classi scolastiche ci sono bambini che
hanno scarse capacità di comprensione, insieme ad altri che invece
hanno un q.i. superiore alla media, così anche fra le più di 500
persone convenute in Via dello Sport a Fontanafredda, c’erano gli
scettici e gli inesperti insieme a quelli che di scie chimiche
s’interessano da anni.
In
tal caso, Cristiano ha fatto bene a spiegare lungamente, a mo’
d’introduzione, il fenomeno complesso che ci vede vittime passive
di agenti segreti che attuano operazioni segrete. Se non ci fosse
stato il problema degli altoparlanti, ce ne saremmo venuti via tutti
pienamente soddisfatti, ma considerato che Cristiano e i suoi
collaboratori, per sua stessa ammissione, sono persone come noi, che
si avvalgono di tecnici del suono dilettanti anziché di
professionisti e che soprattutto ci mettono la faccia, il tempo, le
energie e i denari, più di così non si poteva desiderare. I nostri
“avversari”, viceversa, si avvalgono dei migliori professionisti
sul mercato, a costi illimitati perché possono usufruire del nostro
denaro di contribuenti.
Irrorarci
di veleni dal cielo è solo l’ultima variazione sul tema di
quell’antica tirannia che da sempre ci ha resi schiavi: schiavi
degli invisibili, come diceva quel famoso romanzo di fantascienza degli anni Trenta. E’
a questi schiavisti invisibili, i P.O.M., che la mia immaginazione si
rivolge. E’ a questi Padroni Occulti del Mondo che io penso spesso,
tutte le volte che vedo le umane folle comportarsi scioccamente,
insensatamente e malvagiamente. Folle composte da singoli burattini
che non sanno di essere tali e che a volte dirigono altri burattini,
ma che alla fine ottengono ciò che era stato previsto dagli
schiavisti loro - e nostri - padroni. I quali, da tempo immemorabile,
sanno di che pasta siamo fatti, avendoci forse essi stessi manipolato
geneticamente e sapendo quindi che una delle nostre più forti
passioni è quella di combattere contro il clan nemico.
Per
arrivare ad ottenere questo risultato, sia in modo acuto con le
guerre, sia in modo cronico con la vita di tutti i giorni, non c’è
stato, nella storia dell’uomo, niente di meglio della religione,
con annessi e connessi e con il fiorire di una vastissima letteratura
in proposito, così da fornire alle nuove generazioni di schiavi la
possibilità di scegliere fra una vasta gamma di dottrine, sette e
credenze, tutte più o meno contaminate da falsità, ignoranza e
superstizione.
Di modo che, ritornando sul tema della
conferenza, se si evidenzia una prima separazione tra credenti e
miscredenti, ovvero tra indagatori del fenomeno delle scie chimiche e
i corrispettivi negatori del medesimo, si può in seconda battuta
scoprire che c’è anche una setta eretica di astrofisici che
attribuisce al sole la causa dei cambiamenti climatici attualmente in
atto, negando che l’aviazione terrestre possa minimamente influire
sul clima.
Tra costoro c’è BernardoMattiucci, che ho nelle
amicizie Facebook, il quale si è arrabbiato quando ho fatto cenno
alla geoingeneria di matrice umana come causa dei disastri
ambientali, perché ritiene che ci sarebbe bisogno di un’energia
immensa per produrli, cosa che tutti i militari del mondo messi
assieme a suo dire non avrebbero.
Sembrerebbe che gli astrofisici come
Mattiucci, che annunciano un “evento Bond”, cioè una piccola
glaciazione per il 2020/2022, vadano a collocarsi dalla parte dei
disinformatori in un ipotetico campo di battaglia con le due
principali forze in campo schierate: credenti e non credenti. In tal
caso, Angeli Nigrelli e soci dovrebbero gongolare, per quel tanto che
si possa gongolare di fronte alla prospettiva di una prossima,
imminente, era glaciale.
Di questo non si è parlato nel
convegno, ma se immaginiamo che gli astrofisici abbiamo ragione e che
il sole sia entrato in una specie di “letargo”, come ammesso
anche nel volantino distribuito all’entrata del palazzetto, le
irrorazioni clandestine avrebbero una loro logica: si schermano le
radiazioni solari per creare un effetto serra, cioè per far alzare
le temperature della superficie terrestre e ritardare l’avvento
dell’era glaciale. Per quell’epoca, i ricchi mandanti delle
irrorazioni avranno creato le condizioni per sopravvivere, lasciando
che la maggioranza di esseri umani e animali muoiano assiderati.
Sarebbe un modo sbrigativo e piuttosto freddino per realizzare uno
dei progetti della Massoneria: ridurre la popolazione mondiale.
Lo scenario è quello del film “2012”,
in cui solo un’élite si salvava a bordo di arche tecnologiche,
sulla base di un cliché veterotestamentario interiorizzato da
milioni di persone nel mondo. Solo i ricchi si salvano, il che
ovviamente non significa che siano anche i migliori. Nel frattempo,
la divulgazione della minaccia aerea, che ogni giorno o quasi si fa
vedere per chi ha occhi per vedere, diventa più vasta e accessibile
al pubblico e a me viene il sospetto che sia anche direttamente
proporzionale con la fretta che gli operatori e i loro mandanti
dimostrano nel voler spingere il pedale dell’acceleratore.
Per ipotesi paradossale, se noi li
lasciassimo fare indisturbati, senza organizzare conferenze sul loro
operato, se la prenderebbero comoda, giacché da qui al 2020 c’è
ancora un po’ di tempo. Anche questo non è stato detto al convegno
e, si badi, sono solo mie illazioni.
All’inizio della conferenza, prima
ancora di Cristiano, ha preso la parola l’assessore alla cultura
del Comune, non solo per portare i saluti del sindaco, ma soprattutto
per farci sapere che nelle ultime settimane l’ufficio del primo
cittadino di Fontanafredda è stato subissato di mail di protesta per
aver concesso il patrocinio. Molti cittadini appartenenti all’opposto
schieramento hanno ritenuto fosse loro dovere protestare per il
mancato introito che il Comune ha realizzato concedendo gratuitamente
agli organizzatori il palazzo dello sport. Così, se da una parte
abbiamo cittadini che si preoccupano per il clima impazzito e le
conseguenze sulla collettività, dall’altra abbiamo cittadini che
si preoccupano per il danno subito dalla medesima collettività per
le mancate tasse comunali riscosse.
Probabilmente è un problema di
percezione. C’è chi percepisce le scie bianche nel cielo come un
pericolo e chi le percepisce come normale attività di volo,
analogamente a chi percepisce un fumetto sull’Islam come
un’orribile bestemmia e chi lo percepisce come una manifestazione
della libertà d’espressione faticosamente conquistata in Occidente
grazie a molti coraggiosi liberi pensatori, spesso finiti malamente.
Ma se dei musulmani possiamo trovare un’attenuante nel fatto che
non hanno avuto Voltaire e gli Illuministi, immaginandoli quindi
prigionieri della loro superstiziosa intolleranza, dei disinformatori
che hanno protestato con il sindaco di Fontanafredda non possiamo
dire altrettanto.
Né possiamo dire che siano come le
giovani generazioni, nate nell’era di internet e per questo
chiamati “nativi internettiani”, giacché Angelo Nigrelli, Paolo
Attivissimo e la maggior parte dei debunkers sono persone che da
bambini vedevano i cieli color cobalto, con bellissime e cangianti
nuvole ispiratrici di pittori figurativi e poeti romantici. Nel caso
di Nigrelli e Company le motivazioni di tale negazionismo devono
essere altre e la prima cosa che viene in mente, poiché siamo
junghiani piuttosto che freudiani, è il denaro e gli altri benefit,
sebbene io sia convinto che nel caso peculiare di Nigrelli non
c’entri.
Purtroppo per loro e per tutti, quando
i P.O.M. si saranno messi comodi a bordo delle loro al momento
occulte arche tecnologiche, sia i credenti che i miscredenti saranno
abbandonati al loro destino di diventare bastoncini Findus congelati,
con la differenza che i secondi si riveleranno per quello che sono:
utili idioti e ciò sia detto con il dovuto rispetto. E gli
astrofisici come Bernardo Mattiucci? Beh, si salveranno solo quelli
che avranno qualche aggancio con i titolari di biglietto di sola
andata per la salvezza. Non so se lui rientra nella categoria. Non
gliel’ho mai chiesto.
Tuttavia, al di là di questi
pronostici che lasciano il tempo che trovano, considerato che il
futuro è più facile crearlo che prevederlo, rimane in tutta la sua
tetragona oscurità la domanda se il clima impazzito, che scatena
stocasticamente la sua furia sul pianeta Terra, sia un evento
naturale o artificiale, ovvero se le manipolazioni militari segrete
siano causa o effetto, cioè il blando ritardante di un’ineluttabile
futura catastrofe. Comunque stiano le cose, i Padroni Occulti del
Mondo se la ridono. Se la spassano a vedere due o più fronti
contrapposti che dibattono sul sesso degli angeli e che si dividono
in parrocchie e controparrocchie, in partiti e contropartiti, in
squadre e controsquadre. Non avendo la televisione e con gli organi
riproduttori atrofizzati, gli Dei barbuti dell’olimpico Nibiru si
sollazzano assai nel vedere come ci scanniamo tra cristiani e
musulmani, tra sciachimisti e antisciachimisti, questi ultimi
improvvisamente preoccupati per i mancati introiti fiscali del comune
di Fontanafredda, anzi, per loro, freddissima. Due veterani delle
scie chimiche, miei amici, sono rimasti delusi, l’uno Giuseppe
Quercioli perché Giorgio Pattera è stato “poco incisivo” e
l’altro, Anthony Santelia, perché Cristiano non doveva limitarsi a
leggere l’elenco delle obiezioni dei disinformatori, ma entrare nel
merito e distruggerle una dopo l’altra. Io, come già detto, non
riuscivo a sentire quasi niente dagli spalti dove mi trovavo (di
Rosario Marcianò intervenuto via Skipe non ho sentito nulla) e me ne
sono venuto via col mal di schiena, non senza però la soddisfazione
di aver assistito a un evento tutto sommato epocale, se non altro a
livello di partecipazione. Ora, con il vostro permesso, vado a
tagliare un po’ di legna e ad accatastarla in legnaia. Il 2020 è
dietro l’angolo.
Letto. Chi vivrà, vedrà.
RispondiElimina"Sei masochista? Decisamente sì. Prova di questo è il fatto che hai un account Failbook. Ma ieri pomeriggio hai toccato l'apice. Hai deciso, consapevolmente, di guardare in streaming la conferenza sulle scie chimiche tenutasi a Fontanafredda. Non è la proiezione del "documentario" del ricercatore indipezzente che ti ha creato malessere. Neanche le parole del grande generale. Tanto meno quelle del presidiota. No. Il tuo malessere è iniziato con l'applauso del pubblico. Tributo ad un antivaccinista. E proseguito con il collegamento "scie - morbo d' Alzheimer"; con la neve contenente l'Escherichia Coli. Ti aspettavi anche un collegamento con il virus dell' HIV. Non c'è stato. Ma lo faranno. La cosa "bella" è che la gente ci crederà. O gli verrà il dubbio che queste immense, nauseanti ed incontrollabili "montagne di merda" possano corrispondere a verità.
RispondiElimina(segue)
Mesi, anni passati a cercare, nel tuo infinitamente piccolo, di far capire l'infondatezza e il pericolo dietro queste cose. E ieri hai provato la tremenda sensazione di non aver fatto nulla. Di aver lottato contro i mulini a vento. Di aver sprecato solo tempo. Con le immagini e le parole dei fuffari ancora nelle orecchie, sei andata a leggere il gruppo "avversario". Il tuo gruppo. Pieno di gente preparatissima. Piloti, ingegneri, astrofisici...
RispondiEliminaMa. Adori i ma. Ci sono sempre. E stanno bene con tutto. Come il nero.
Parlano in "tecnicese". Non lo fanno per spocchia (almeno non tutti). Lo fanno per abitudine. Perché è la lingua che parlano quotidianamente con i loro pari. Ed è questo, a tuo avviso, uno dei problemi. Molte delle persone che cadono vittime di questa fuffa non hanno una preparazione scientifica tale da comprenderli. Notare. Ho detto preparazione scientifica. Non titoli di studio. Perché io posso aver fatto studi classici. Aver conseguito una laurea in filosofia e credere alle cazzate sulle scie chimiche. E se incontro un fisico che mi parla di umidità relativa, pressione, processi di combustione all'interno del motore di un aereo e cose affini, è altamente probabile che non ne capisca un beneamato cazzo. E vien da se che, se per capirti, devo andare a comprare un libro di fisica e chimica (basta quello delle superiori di indirizzo scientifico) io mollo. Smetto di leggerti perché non capisco. Perché non mi "arrivi". Perché non sei in grado di farti capire da chi tuo pari non è.
Ripensi alla conferenza. E noti che il tecnicese è stato usato pochissimo. Con "cura". Quel tanto che basta per impressionare favorevolmente la platea.
E le reazioni di chi, come te, cerca di smontare da anni queste boiate? "Io non so come la gente faccia a crederci"; " che tristezza" ; " ormai è chiaro che la gente ci vuole credere. Perché deve trovare sempre 'colpe' esterne".
Leggi questo e la prima cosa che pensi è "Perché? Noi non stiamo facendo la stessa cosa? Non stiamo dando la colpa ad altro?". Anziché pensare che forse (?) stiamo sbagliando il modo, preferiamo dare la colpa agli altri, alla "ggente". E continuiamo imperterriti con il nostro tecnicese.
Ma. Un altro. L'ennesimo di una lunga catena di ma che verranno.
Collegare le scie chimiche a malattie come l'Alzheimer, fare una campagna antivaccini perché "tanto ci vaccinano già con le schifezze che irrorano" genera paura. E questa non la smonti parlando dell'umidità relativa. Non la smonti parlando di densità atmosferica. La smonterai solo se sarai disposto a lasciare il tecnicese a "casa". Se avrai la pazienza di chiarire alla "ggente" le cose in modo semplice. La smonterai quando capirai che non sono le scie e la loro formazione il vero problema. Ma i danni per la salute fisica che l'indipezzente ci collega. Togli questi e hai tolto il problema.
Non è quindi giunto il momento di ampliare un pochino il discorso? Di cambiare il "piano" di azione?
Per te sì. Chissà se però il momento è giunto anche per gli altri.....
Buongiorno giovani." Giorgia Berardinerlli.