Oggi si è tenuta la seconda sessione di tortura per Raif Badawi in Arabia Saudita, la nazione che ha "condannato con forza gli attentati in Francia"
e che afferma di essere alleata dell'Occidente. Raif
Badawi fu condannato il 7 maggio 2014 dalla Corte Jeddah a 10 anni di carcere e
1000 colpi di frusta, con un divieto di espatrio per 10 anni. Inoltre, gli è vietato
utilizzare i media e le reti sociali, e dovrà pagare una multa di 1 milione di Riyal (circa 226.000 euro). Il
suo crimine: aver creato il sito "Free Saudi liberals", dove ha
aperto il dibattito politico in forma di forum. Per le autorità saudite, Raif
Badawi ha insultato l'islam, ed è accusato di apostasia, un reato punibile con la
pena di morte in Arabia Saudita. Le sue
mille frustate sono state divise in 20 "sessioni": ogni venerdì dovrà
riceverne 50, in pubblico, dopo la preghiera, davanti alla Moschea di al-Jafali a
Jeddah. Ha già subito le prime 50 frustate venerdì scorso, ma secondo la moglie la sua salute è fragile ed ella pensa che non potrà
sopravvivere a lungo a questo trattamento.
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