Fonte: Il Giornale
"I limoni siciliani stanno
sparendo: nel 2010 in Sicilia i limoneti si estendevano su una
superficie di circa 22.400 ettari, nel 2015 gli ettari sono diventati
17.800 e per quest’anno si teme un’altra riduzione".
Coldiretti Sicilia fotografa la situazione e lancia l'allarme. "Nella
terra degli agrumi - spiega la Coldiretti - la grande distribuzione
vende limoni d'importazione a 3 euro al chilo. Anche il prezzo dei
nostri è aumentato di conseguenza, ma davvero non si capisce perché
bisogna acquistare prodotti che arrivano dall'altra parte del mondo.
Tutto questo va a discapito della nostra agricoltura" - spiega
l'Organizzazione. "La situazione del comparto – aggiunge
Coldiretti Sicilia – è tragica. A livello nazionale negli ultimi
15 anni si è volatilizzato il 50% limoni, il 31 % degli aranci e il
18 % dei mandarini.
Quest’anno anche il prezzo dei limoni siciliani
all’origine, rispetto al passato, è aumentato e sono cresciuti i
furti in campagna, ma davvero non si capisce perché bisogna
acquistare a 3 euro il prodotto che arriva dall’altra parte del
mondo e non consumare quello della nostra terra". Come riporta
Adnkronos, questa situazione è veramente paradossale. Ancora una
volta, lo Stato non fa niente per tutelare i prodotti della nostra
terra, anzi incoraggia l'importazione. "L’acquisto diretto dal
produttore – conclude Coldiretti Sicilia – oltre ad offrire una
garanzia di salubrità permette di risparmiare e non privarsi di un
agrume così importante per la salute. Questa è la verità". Ma
il caso dei limoni non è l'unico ad agitare i produttori nazionali.
Pensate ai pomodori o alle arance. In tutti questi casi, la politica
del nostro Paese sembra avere più a cuore la crescita economica
degli altri che la nostra.
ma davvero non si capisce perché bisogna acquistare prodotti che arrivano dall'altra parte del mondo.
RispondiEliminaossignor....la coldiretti non capisce (o finge di non capire....)che distruggendo l'autonomia alimentare (i limoni sono la parte minore...)di un paese (mussolini docet)si rende il paese dipendente dalle importazioni,ovviamente in mano ad oligarchi (occidentali) conseguentemente dipendente dalle transazioni bancarie......
senza cibo scatta una rivoluzione popolare istantanea.........
michy
Far viaggiare le cipolle vendute in Italia attraverso mezzo mondo, cioè facendole venire dalla Nuova Zelanda, è una bestemmia per la mia cultura di vecchio ecologista.
EliminaNon capisco come molta gente non se ne renda conto.
Già far venire la birra Corona dal Messico è qualcosa di sbagliato, anche se sulla birra mi sento piuttosto indulgente.