Testo di Paolo Sensini
Per quale motivo lo
Stato deve pagare 8 milioni di euro - solo come quota iniziale, poi
verrà tutto il resto, per la traduzione italiana di un codice
religioso, in questo caso il Talmud, e non invece farsene carico per
intero la comunità ebraica con i propri mezzi? Cosa c'entrano i
cittadini italiani con questa operazione, che tra l'altro riguarda
una piccola comunità in cui non mancano di certo le risorse
economiche, dovendo finanziare un lavoro che coinvolge 90 persone tra
traduttori, revisori e informatici e un software creato ad hoc
dall'Istituto di Linguistica computazionale del CNR? E, soprattutto,
perché i bonzi di partito si riducono a queste marchette dilapidando
soldi e risorse che sottraggono in maniera fraudolenta dalle tasche
dei contribuenti?
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