Fonte: Repubblica
Marina Ripa di Meana,
scomparsa ieri a 76 anni, ha affidato a Maria Antonietta Farina
Coscioni la lettura del proprio videotestamento, rilasciato a Radio
Radicale pochi giorni prima di morire. "Dopo Natale le mie
condizioni di salute sono precipitate. Il respiro, la parola, il
mangiare, alzarmi: tutto, ormai, mi è difficile, mi procura dolore
insopportabile: il tumore ormai si è impossessato del mio corpo. Ho
chiamato Maria Antonietta Farina Coscioni, persona di cui mi fido e
stimo per la sua storia personale, per comunicarle che il momento
della fine è davvero giunto. Le ho chiesto di parlarle, lei è
venuta. Le ho manifestato l'idea del suicidio assistito in Svizzera.
Lei mi ha detto che potevo percorrere la via italiana delle cure
palliative con la sedazione profonda. Io che ho viaggiato con la
mente e con il corpo per tutta la mia vita, non sapevo, non conoscevo
questa via. Ora so che non devo andare in Svizzera. Vorrei dirlo a
quanti pensano che per liberarsi per sempre dal male si sia costretti
ad andare in Svizzera, come io credevo di dover fare. È con Maria
Antonietta Farina Coscioni che voglio lanciare questo messaggio,
questo mio ultimo tratto: per dire che anche a casa propria, o in un
ospedale, con un tumore, una persona deve sapere che può scegliere
di tornare alla terra senza ulteriori e inutili sofferenze. Fallo
sapere. Fatelo sapere".
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