Testo di Roberto Marino Marceddu
Iran
e manipolazione: per informarsi meglio farlo su Media non corrotti e funzionali al capitalismo yankee-sionista.
Come già capitato in passato in Vietnam, più recentemente in Iraq
e, nei giorni nostri, in Siria, Libia, Tunisia, Egitto, Ucraina, ecc.
ecc. gli Stati Uniti (e ora anche Israele, Arabia, Qatar e i servetti
UE), con la complicità di tanti Media, cercano di provocare la
destabilizzazione di uno Stato sovrano che ha già dimostrato, con
tutti i suoi limiti, di essere un fattore di equilibrio in Medio
Oriente. Pagano mercenari che sparano tra i civili, provocano
disordini, fomentano la massa e sopratutto i giovani con i social
network. Foraggiano alcuni oppositori ai governi o ai regimi, per
piazzare al loro posto personaggi funzionali al loro disegno
criminale e interessi economico-finanziari, quando non per provocare
situazioni di instabilità simili a quella ormai presente in tutti i
Paesi dove questi “esportatori di democrazia” hanno lasciato
morti, guerre e divisioni insanabili tra le diverse tribù ed etnie
che li popolano.
L’Iran è contro
i loro alleati, Arabia Saudita e Qatar su tutti, ed è intervenuto
anche in Siria per sostenere Assad e quindi anche i Cristiani contro
i fanatici islamisti, definiti ribelli moderati dai Governi
Occidentali e da certi Media che giudicare con ribrezzo è un
eufemismo. Alleato addirittura di Putin e la Russia, quindi
indebolendolo e creando caos sociale nell’area, si creano ulteriori
premesse per l’obiettivo finale: mettere le mani sulle risorse
energetiche russe e diventare padroni assoluti del mondo. Anche Putin
non sarà eterno e questi cani, vero cancro del mondo, che non esita
a provocare guerre e morti anche tra i civili, mirano a realizzare
con un unico Ordine Mondiale il controllo delle risorse del pianeta,
nonché a gestire per interessi finanziari, economici, bellici e per
tutelare le esigenze delle multinazionali e dei vari Soros,
Rockefeller, Rothschild e di tutti coloro che ruotano attorno agli
ormai noti Club come il Bilderberg, un nuovo esercito di schiavi.
Sempre più
convinto che sia urgente uscire da questa Unione Europea al soldo di
questi interessi e di queste lobbies, recuperare e preservare la
propria sovranità nazionale, unire gli sforzi con altri Stati
dell’Est Europa che già si oppongono al regime di Brusselles,
uscire dalla NATO e guardare a un nuovo rapporto con la Russia. Non
è piacevole sentirsi schiavi e in mano totalmente ai colonizzatori
americani, sapere poi che hanno nella nostra isola [la
Sardegna, N.d.R.] una
delle loro principali piattaforme logistiche, fa davvero incazzare.
Sarà, ma io
questa volta tifo per la teocrazia di Teheran, mi sembra il male
minore rispetto alla deriva del fanatismo islamista verificatesi
altrove e o alle guerre civili ancora in atto e sistematicamente
ignorate da tanti Media Occidentali come in Ucraina.
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