Antonio Dipasquale: Ma tutto ‘sto gregge di democratici, dov'era prima del 4 marzo? No, perché a giudicare dal risultato delle elezioni, pare che fossero tutti morti. Forse son tornate in vita le anime dei defunti.
Girolamo Torcivia: Meraviglioso il tuo atto di forza, Salvini. Hai vinto, ma siamo solo all'inizio. Non lasciarti intimidire, continua cosi. Non saremo più la discarica del traffico di esseri umani. Alziamo la testa e diciamo NO! Basta sbarchi! Complimenti, signor ministro!
Un buonista ignorante mi ha lasciato questocommento nel mio blog
RispondiEliminaBlogger Nome: gg ha detto...
Mi spiace di constatare che l'ignorante (colui che non sa, che non conosce) è Lei: la Convenzione per la salvaguardia della vita umana in mare (SOLAS- Safety of Life at Sea, Londra, 1974), la Convenzione sulla ricerca ed il salvataggio marittimo, (SAR- International Convention on Maritime Search and Rescue, Amburgo, 1979) e la Convenzione ONU sul Diritto del Mare (UNCLOS – United Nations Convention on the Law of the Sea, Montego Bay, 1982) dicono ben altra cosa.
Da tali norme emerge che l'OBBLIGO di prestare soccorso a CHIUNQUE sia trovato in mare (o di cui sia abbia avuto informazione) in pericolo è in capo sia ai comandanti di navi sia agli stessi stati (atteenzione: le convenzioni esplicitano che tale soccorso vada fatto CON TUTTA RAPIDITA' (cito, tra gli altri, gli art. 98.1 della UNCLOS e del Cap. V, Reg. 33 della SOLAS).
Queste sono le norme internazionali ma esiste una regola di civiltà ben più importante: salvare le vite quando si può.
Bisogna EVITARE, per quanto ragionevolmente possibile le situazioni in cui occorre prestare soccorso. E, nel caso dell'immigrazione incontrollata, si può fare molto.
Non i ridicoli "non soccorrere" o "fare sbarramenti" ma accordi con governi riconosciuti e sopratutto, secondo me, provvedere in MODO PUNTUALE all'identificazione di TUTTI coloro che sbarcano in Italia (impronte digitali, prelievo di campioni di sangue anche se questo è illegale ai sensi della normativa internazionale) e riportare dal luogo (presunto) di partenza coloro che non hanno diritto di asilo. Inoltre APPLICARE CON RIGORE le leggi!
Grazie per l'attenzione.
14 luglio 2018 18:35
A questo ignorante così ho risposto
Blogger Pietro Melis ha detto...
IGNORANTE rimane lei. La Convenzione di Londra del 1974 e quella dell'ONU del 1982 furono scritte quando non si era ancora manifestato il fenomeno dell'invasione. L'obbligo di ricerca e soccorso riguarda le navi o natanti di qualsiasi tipo ma presuppone che si tratti di natanti regolari, ISCRITTI IN REGISTRI NAVALI, non di barconi che debbono essere considerati fuori legge per più di un motivo. Non battono bandiera di alcuno Stato e per di più sono l'ultimo anello di una filiera di criminali trafficanti. Coloro che si mettono nei barconi non sono i più poveri dei loro Paesi, perché vengono qui giovani e ben robusti. Altrimenti non avrebbrero potuto attraversare tutta l'Africa occidentale subsahariana. Con i soldi che hanno pagato ai trafficanti avrebbero potuto prendere un aereo pagando molto meno. Perché non lo fanno? Perché i buonisti ignoranti come lei (che sono una sciagura) non hanno abbastanza cervello per capire che a questi invasori non conviene arrivare qui come turisti. Non potrebbero poi accampare la richiesta di essere mantenuti come falsi rifugiati mangiando a sbaffo dei coglioni come lei che non si ribellano. Due miei amici, che spesso mi invitavano nelle loro barche a vela e a motore, naturalmente registrate, mi dicevano che, se si fossero trovati in difficoltà in alto mare, il soccorritore aveva il diritto di richiedere metà del valore della barca salvata, altrimenti non era obbligato al soccorso. Controlli anche questo. E adesso mi faccia il favore di sparire. Perché a individui come lei è inutile replicare. Non pubblicherò altre sue fesserie buoniste.
14 luglio 2018 23:00
L'utente dice che i migranti vanno identificati, ma come si fa se non hanno documenti di alcun genere e potrebbero dare nomi falsi (come fanno le zingare)?
EliminaFornire documenti d'identità ai cittadini è compito degli stati nazionali, ma se la Nigeria non lo fa (o il Mali o il Gambia), perché deve farlo la macchina amministrativa italiana?
Perché i nostri impiegati devono perdere tempo con cittadini stranieri?
Ottenere un passaporto nei paesi africani non è facile e in ogni caso costa un sacco di soldi, dato l'alto livello di corruzione di quei paesi. Arrivando in aereo, sarebbero equiparati a normali turisti e dovrebbero pagarsi l'albergo da soli.
Pertanto, c'è bisogno che il migrante passi attraverso le forche Caudine dei barconi, altrimenti cade tutta la messinscena sorosiana.
Non è così. Salvini (che sto attaccando da molti giorni nel mio blog) sta dimostrando di essere un incapace. Ha sostituito le criminali ONG con navi italiane che vanno a prendere questi invasori. Perché di invasori si tratta. I barconi sono natanti fuori legge che non hanno diritto ad alcun soccorso. Sono l'ultimo anello di criminali trafficanti. E più se ne accolgono più si alimentano i trafficanti. L'unico rimedio è ignorare i barconi fuori legge o, come dice da molto tempo Giorgia Meloni, fare uno sbarramento di frone alle coste della Libia. Non provo alcuna commozione per questi invasori. Non debbo pagare le tasseper mantenere questi fancazzisti che poi mangiano a sbaffo mantenuti con le nostre tasse.
RispondiEliminaAnche secondo me Salvini è troppo morbido nelle sue decisioni.
EliminaVediamo nelle prossime ore se si lascerà prendere a schiaffi un'altra volta da quella Zecca Rossa di Mattarella.
Ce n'è 450 in attesa di sbarcare.