Gesù portava i capelli rasta

Testo di Elisabetta Boccolini

A Torino un ragazzo è stato sgozzato mentre andava al lavoro: cercano un nordafricano clandestino con i capelli rasta, già noto alla polizia, che viene definito pericoloso. Non lo trovano e non hanno idea di dove possa essere. La notizia ha poca risonanza sulla stampa, e sta già sparendo dopo non essere mai finita in prima pagina. Però mi ricordo che ci avete scartavetrato per 10 giorni con l'uovo razzista che aveva colpito la nigeriana. Anche in quel caso avete elegantemente glissato quando avete scoperto che il colpevole era un ragazzotto piddino che da giorni si divertiva e tirare uova addosso ai passanti, cosa che comunque non avevate riferito, ovviamente perché i primi bersagli erano troppo scoloriti per fare notizia.

Ieri sera in tivvù si è data notizia dell'africano che sarebbe stato vittima di insulti razzisti da parte di un'infermiera anche se sono un paio di giorni che l'ospedale ha smentito la dinamica dimostrando con testimoni che l'infermiera non parlava con lui, né di lui, ma era arrabbiata con un collega. Poi c'è un altro fantomatico caso di razzismo, sempre colpevole un'infermiera, che avrebbe insultato una donna africana. Notizia appena sfiorata dalla stampa che evidentemente non l'ha ritenuta degna di fede, visto che è stata subito abbandonata. Evidentemente un caso di mitomania. Insomma l'unico morto è un italiano ma fa poca notizia. D'altra parte, cosa caxxo volete che sia un omicidio rituale da parte di un grazioso ospite, futuro pagatore di pensione, che chissà dove si è nascosto ad affilare il suo coltello in vista di un ulteriore uso?