giovedì 2 novembre 2023

La preistoria dentro casa


Rispetto a un mese fa, ci sono stati dei cambiamenti. Intanto, la famiglia è aumentata, alle prime due, di due anni d’età, si sono aggiunte altre due, di solo un mese di vita. Forse per motivi fisiologici, ma i due cuccioli appena arrivati sono più dinamici delle loro sorelle più anziane. Probabilmente, come mi è stato detto, non sentono il bisogno di andare in letargo, cosa che invece le altre dimostrano. Una in particolare, quella che scavava la sabbia, mentre la sorella pensava a mangiare, in questi giorni preferisce dormire piuttosto che andare in giro nel terrario in cerca di cibo. E questo, nonostante ci sia anche la lampada a raggi infrarossi, che emana calore anziché luce. Ha scelto una casetta di legno come tana e lì si è messa a dormire, anche di giorno. Le due più piccole, andando su e giù per il terrario, camminando anche sopra la vaschetta dell’acqua, hanno la tendenza a ribaltarsi, per cui le tengo strettamente monitorate. Non devono restare troppo a lungo in quella posizione, se no soffocano, non essendo una posizione naturale. E, a questo proposito, mi chiedo come mai l’evoluzione ha prodotto animali così inadatti a sopravvivere. Capisco la protezione offerta dal carapace ma, allo stesso modo, quel carapace può diventare una trappola mortale. 


C’è un video in rete dove tartarughe acquatiche vanno in soccorso di una loro compagna che si era ribaltata, rimettendola nel verso giusto, ma non sempre, in natura, ci sono le compagne che ti vengono ad aiutare. E le tartarughe, per lo meno quelle terrestri, non sono animali gregari. Quelle di mare, poi, hanno lo stesso problema. Quante volte le abbiamo viste rovesciate sulla spiaggia, annaspare nell’aria? E spesso sono gli umani che le rimettono nella posizione giusta. Tornando alle mie quattro tartarughe marginate, ho cambiato anche il fondo. Ho tolto la sabbia, che gli andava negli occhi, e al suo posto ho messo terra soffice, se dovessero sentire il bisogno di scavare, e ho tenuto i sassi piatti che servono per il consolidamento della vaschetta e, ultimo arrivo, anche del piccolo cactus dal fiore rosso, inserito tanto per ricreare l’habitat desertico. La tettoia e la casetta in legno saranno i luoghi dove passeranno le lunghe ore invernali, dormicchiando o dormendo profondamente, a seconda delle loro singole esigenze fisiologiche. Non sono fatte tutte nello stesso modo. E se le due piccole vorranno continuare a mangiare, anziché a dormire, tarassaco, radicchio e insalata non gli mancheranno! E nemmeno la mela!


3 commenti:

  1. Questo è il guaio di queste creature!
    Se rimangono pancia in su per troppo tempo, muoiono,
    ragione per cui ho dissuaso un mio conoscente che a casa torna a ore serali, a tenerne.
    Mi chiedo come faccia anche tu che non sarai h24 a casa, a fare il loro sorvegliante.
    Io avrei paura solo a non tenerle d'occhio per un'ora.
    Certi animali non sono molto gestibili, come anche le iguane, che temono il freddo e devono stare in case col riscaldamento a palla (in inverno).
    Io comunque sono per la libertà confacente alla loro natura e specie, e ritengo che non dovrebbero mai essere tolti dai loro habitat, come anche certi poveri pennuto rapiti in Sud-America per finire nelle case occidentali.
    Serpenti compresi, che spesso sono una sorta di marchio per i loro proprietari , come le scarpe griffate, un simbolo di potere.
    Luigi S.

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  2. Risposte
    1. Sull'iguana devo darti ragione. Ne ho avuta una anni fa.

      Sulle tartarughe, non sto via da casa 10 ore filate, ma mi assento poco tempo, non troppo perché succeda l'irreparabile. (Freeanimals)

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