giovedì 16 novembre 2023

Il WEF e il suo programma delirante


Deodato RIBEIRA: Ora che lo dicono senza alcun ritegno alla luce del sole, cosa intendiamo fare per fermarli?

Gibo: Ma guardatelo, uno con seri problemi, un fallito! Complessati, senza vita, pensano di rovinarla agli altri.

Stella: Giusto da un cittadino israeliano potevano arrivare intenti tanto abominevoli.

Lady Troubles: Elimineremo te e tutta la feccia come te, spero, maledetto culattone sociopatico!

13 commenti:

  1. Se questi fanno queste affermazioni alla luce del sole,significa che si sentono non punibili perché la loro forza è giunta quasi al massimo,due perché sono convinti di aver quasi portato a termine i loro piani (ci vuole ancora poco) e credo che si sentano vicini al manifestarsi di qualche evento che per loro è vitale ,tipo la venuta dell'anticristo (non necessariamente in accezione religiosa),il muoversi di questo emblematico personaggio mi ricorda tanto quello di un altro personaggio (biblico )che faceva il padreterno e poi mandava le sue formichine a massacrare e a farsi massacrare.Saluti.

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    1. Come la giri o la volti, ci sono sempre di mezzo loro: gli ebrei! (Freeanimals)

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  2. Dicono che Harari sia un genio. L'ho sentito una volta in televisione e mi ha fatto una buona impressione. Già il fatto che non creda alle gnagnere del VT e del NT e alla balla del popolo eletto è per me positivo. Ma questa affermazione è sconcertante per tutti noi. O è un cretino che tradisce incautamente i progetti delle elites oppure è un criminale che ci spiattella in faccia tali progetti sicuro dell'impunità sua e delle elite.
    Chiedo al nostro esperto di elites - Lumen - se Harari fa parte delle elites o della manovalanza delle elite. Probabilmente è un pesciolino (come lo sono anche Macron e Mattarella). Ma quanto sono odiosi questi pesciolini che però hanno almeno un nome e cognome mentre delle elites - quelle che contano - sappiamo ben poco a parte che esistono.

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    1. La seconda che hai detto. Le elites vere sono quelle economiche, le quali però si accaparrano sempre le menti migliori a disposizione.
      Non entro nelle valutazioni morali, ma ti confermo che Harari e un genio.

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  3. Riporto dal sito di Blondet:

    "Il rabbino Ginzburgh in un’intervista a The Jewish Week diceva: «se ogni cellula del corpo di noi Ebrei contiene la divinità, è una parte di Dio, allora anche le sequenze del nostro DNA sono una parte di Dio. Per questo c’è qualcosa di speciale nel DNA di noi Ebrei. La vita ebraica ha un valore infinito. C’è qualcosa in essa infinitamente più sacro ed unico di quanto non vi sia nella vita dei non ebrei» ".

    No comment.
    Luigi S.

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    1. Potrebbe aver ragione. Gli ebrei sono il risultato della seconda creazione, l'ultima, quella descritta nel Genesi, mentre noi Goijm siamo stati i primi ad esser creati, circa 250 mila anni fa. Siamo un prototipo fallimentare. (Freeanimals)

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    2. Questo corrobora la spiegazione data per esempio da Biglino, che parlava del Gan-Eden, inteso non come Paradiso, ma come area recintata....
      nella quale gli Elohim hanno perpetrato i loro esperimenti genetici elevando i bruti che abitavano là ad esseri superiori contenenti quel Dna "nobile" derivante dai loro invasori alieni.
      Il che permette loro di sentirsi diversi dal resto dell'umanità, dei prescelti, insomma.
      Al di là che ciò sia vero o no, questa divinità è una sola colossale, perché anche se dovessimo prendere per buona la tesi della manipolazione genetica fatta dagli Elohim, questi ultimi non erano divini, ma esseri che venivano da altri mondi, conquistatori militareschi, che di divino non avevano nulla.
      Il "divino" è una loro invenzione per sostenere la loro superiorità.
      Che poi si sentano (loro) diversi da tutti è palese, vogliono avere tutti in ginocchio ritenendoci gli altri degli inferiori.
      Ma questa è la classica forma mentis dei colonizzatori.
      Luigi S.

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  4. Se Harari è un genio, pure i Simpson lo sono, anzi, di questi ultimi abbiamo la prova provata della veridicità delle loro "previsioni ". Oppure molti registi cinematografici, specialmente di Hollywood che hanno prefigurato, nei loro film, avvenimenti o situazioni decenni prima del loro avverarsi.

    Life is a cabaret, cantava Liza Minnelli, altra predestinata. Figlia di un regista e di una attrice, la vita è un cabaret, uno spettacolo a tinte fosche, per palati robusti, abituati al nero degli animi perversi, al rosso del sangue raggrumato sull'arena.

    Solo un orrendo spettacolo, a danno di molti, a beneficio di pochi, può giustificare questa realtà , questo incubo che sempre si rinnova, stagione dopo stagione. Storie preconfezionate, solo gli incolpevoli attori recitano a cappella, improvvisando, sì che lo stupore, la sofferenza, lo strazio, risultano più genuini, veritieri, non affettati. Spettacolo verità. I più bravi impresari sono ebrei, oppure tale denominazione è troppo generica, sono finti ebrei, askenaziti, sionisti, popoli eletti? Forse non solo. Ma poco importa alla fine.

    A stragrande richiesta si replica, fino allo sfinimento. Di una delle due parti.

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    1. "La vida es suegno", diceva un filosofo spagnolo. Gli indù parlano di Maja, noi di Matrix. (Freeanimals)

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    2. "La vida es sueño" è un pezzo di teatro di Calderón de la Barca (Madrid 1600-1681). Scusa la pignoleria.

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  5. Formazione dai gesuiti teologo, assassino, esule, prete, puttaniere, drammaturgo.... Se fosse pure un marrano avrebbe coniugato in sé stesso la triade che, a mio avviso, governa il mondo, e cioè gesuiti,askenhazi, aristocrazia. Era pure in qualche maniera aristocratico il nostro Calderon, sapeva cosa diceva.

    Parafrasando lo slogan di una nota società immobiliare, direi che la triade di cui sopra non vende sogni, ma squallide e dolorose realtà.....

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  6. .....e pure frate francescano, mancava un importante tassello....A me ricorda Caravaggio, per certi versi.

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