Si vede che è la stagione in cui cercano di accumulare più grasso possibile, in vista dei mesi invernali in cui il loro metabolismo sarà ridotto ai minimi termini, ma una delle mangiatoie per uccelli è presa d’assalto, tanto che cince e passeri li ho dirottati sull’altra, quella sospesa, lasciando quella attaccata alla colonna solo per i topi. Lì infatti, ne ho preso uno con la trappola a palla non letale, ma quest’ultimo, il terzo, era troppo minuscolo e passava attraverso le sbarre. Così, ho dovuto inventarmi una trappola artigianale, giocando sull’effetto sorpresa, cioè mettendo il tappo alla bottiglia prima che il topolino scappasse. A quanto pare, ha funzionato. Non so per quanto ancora andrò avanti nei panni di cacciatore di topi ma, lo ribadisco, non mi dà fastidio che mangino il cibo nelle mangiatoie, solo che i roditori, piccoli o grandi che siano, sono incompatibili con i cavi elettrici della centralina dell’auto, già danneggiata nelle settimane scorse, causandomi un danno di 480 euro. Se voglio continuare a vivere, nutrendo la mia folta schiera di animali domestici e selvatici, oltre a me stesso, non posso lasciare che gli inconsapevoli roditori, magari alla ricerca di un posto buio e caldo in cui ripararsi, mi procurino un salasso finanziario di quel genere. E’ una questione di capitale importanza, visto che io i soldi non li gratto giù dai muri, né li colgo dalle fronde degli alberi come frutta matura. Rispetto per la vita, come essenziale principio etico, ma anche per i miei mezzi di sostentamento, che non sono infiniti.
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