lunedì 11 novembre 2013

Addirittura esiste una federazione


Un’ambulanza dell’ENPA era finita sui giornali anni fa come notizia curiosa, in provincia di Milano. Personalmente non ci avevo fatto troppo caso, ma la consideravo comunque un’iniziativa lodevole. Il fatto è che questo genere di servizio dovrebbe essere istituzionalizzato e non lasciato alla libera iniziativa dei singoli cittadini. Se da una parte abbiamo paesi barbari come la Romania, che i cani non solo li investono con le macchine, ma li cercano per massacrarli di botte, dall’altra abbiamo un paese come l’Italia, semi-barbaro, che si limita a investirli e a lasciarli sulla strada senza soccorso, benché una recentissima legge preveda l’obbligo di fermarsi come si fa con gli umani. Ma chi si ferma per un cane, sapendo che non ci sarà nessuna conseguenza legale in caso di fuga?
Il fatto, poi, che a Pordenone colleghi zoofili abbiano deciso di appoggiarsi alla Chiesa, facendo la benedizione dell’ambulanza sul sagrato di una chiesa come i nostri nonni si facevano fare nell'aia quella ai buoi e agli altri animali da cortile, oltre ad avere un sentore di paganesimo, peraltro innocuo, fa passare il messaggio subliminale che la Chiesa sia amica del mondo animale, magari rispolverando San Francesco, mentre sappiamo che è vero esattamente il contrario e la Chiesa mente su questo tema come mente su tutti gli altri. In fatto di etica, il cristianesimo reale – e non quello astratto – è l’ultima delle fonti che dovrebbero essere prese in considerazione. Comunque, ben venga l’ambulanza per animali a Pordenone. Spero che la usino per i cani e i gatti investiti e non per andare a bersi il caffè al bar. 

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