Testo di Fabrizio Belloni
Puntuale
come un'epidemia, a scadenze sempre più ravvicinate, con il servile
accompagnamento di tutte le grancasse–linguetta, ci sbattono in faccia, da
quasi tutti i media, la rinascita del razzismo, con particolare sottolineatura
della situazione in Europa in genere ed in Italia in particolare. A cominciare
dall’ex filonazista Napolitano (giornale dei G.U.F. di Bologna del 1941), per
scendere a tutti o quasi gli intellettuali (ma non era una parolaccia?), ai
commentatori mediatici, alle cosiddette “persone per bene e democratiche”.
Ovviamente
il razzismo preso di mira è quello antisemita.
I
maggiorenti delle varie comunità ebraiche dello Stivale entrano in
fibrillazione furiosa ad ogni stormir di fronda, ad ogni starnuto, al minimo,
eventuale, lontano accenno di distanza presa dall’essere ebreo. Siamo arrivati
al punto che chiedere, soltanto chiedere, cosa l’esercito israeliano faccia
nella Striscia di Gaza viene ululato come comportamento “razzista, anti semita,
filonazista” e chi più ne ha più ne metta. Raccontare
le atrocità contro donne, vecchi e bambini palestinesi è considerato attentato
contro l’esistenza dello stato giudeo, contro Israele.
Mettiamo
un po’ d’ordine e poi tiriamo le conseguenze. Ciascuno come crede, visto che
formalmente saremmo ancora liberi, almeno di pensare, nonostante le pressioni
dei … “poteri forti” (se pensate alla Goldman Sachs, la banca ebrea dei
Rothschild avete indovinato).
Dunque,
il codice penale Italiano condanna sia il razzismo, sia la propaganda all’odio
razziale, sia il ricordo di Fascismo e Nazionalsocialismo, proprio perché “razzisti
ed antisemiti”.
Bene.
Anzi male, ma questa è la situazione. Male per il cumulo di: a) menzogne; b)
omissioni; c) mistificazioni; d) sciacallaggio, che ci hanno scaricato addosso
da settanta anni circa. Ma tant’è. Limitiamoci a prendere atto della
situazione.
Quindi
ora di seguito vi elencherò una serie di affermazioni che, a rigor di codice,
devono essere condannate per razzismo, istigazione all’odio razziale,
discriminazione ecc. ecc. ecc. E sfido chiunque a dimostrare il contrario.
Dunque:
Dio
ha dato agli Ariani potere sui possedimenti e sul sangue di tutte le altre
nazioni.
Un
Ariano può mentire e spergiurare per condannare un ebreo.
Gli
Ariani devono sempre provare ad imbrogliare un ebreo.
E’
una buona azione per ogni Ariano distruggere e bruciare le sinagoghe e
qualsiasi cosa appartenga agli ebrei o da loro costruita.
Gli
Ariani sono essere umani, le altre persone del mondo non sono essere umani, ma
bestie.
Nonostante
gli Ebrei assomiglino esteriormente agli Ariani, loro sono in effetti solo
scimmie paragonate agli umani.
Il
figlio di un ebreo non vale più di quello di una bestia.
Tutte
le donne non Ariane sono puttane.
Un
Ariano può violentare ma non sposare un’ebrea.
Lo
sterminio degli Ebrei è un sacrificio necessario.
Il
migliore degli ebrei deve essere strangolato.
E
potrei continuare per pagine intere. Scioccante, vero? Roba che un qualsiasi
magistrato considererebbe come prova provata di reato di razzismo, di
incitamento all’odio ecc. ecc. Chi scrivesse cose del genere non potrebbe non
essere perseguito penalmente. Credo siamo tutti d’accordo, vigente il Codice
Penale Italiano. Naturalmente con gran fracasso dei media, di cortei
democratici, di appelli, di interviste ai caporioni delle varie comunità
ebraiche.
Ma
ho fatto un piccolo giochetto: ho invertito i termini. Rileggete quanto sopra
riportato mettendo la parola “ebreo” al posto della parola “Ariano”, e
viceversa. E non mi sono inventato nulla. Le frasi riportate sono prese da uno
dei libri sacri del giudaismo: il Talmud. Seguito, studiato, chiosato,
commentato. Un po’ come il Vangelo od il Corano, che per altro non incitano mai
al massacro, all’odio, al razzismo.
Ora, mi sembra sia dovere di tutti i magistrati d’Italia intervenire per incriminare tutte le comunità ebraiche per i reati di razzismo, di incitamento all’odio, di istigazione alla violenza, di discriminazione e di tutto quello che la Magistratura vorrà individuare. Oltretutto mi sembrano reati perseguibili d’ufficio, e non necessitano di querela. Che per altro potrebbe essere presentata, se necessario. Oppure, si riconosca che esistono due pesi e due misure, che quello che per alcuni è reato, per altri non lo è, che qualcuno (spalleggiato dai “poteri forti”) ha immunità ad altri sconosciute.
Per
chi lo desiderasse, potrei indicare, come già in un precedente intervento, le
fonti, “gli indirizzi talmudici” delle frasi sopra riportate. E di tante altre
ancora.
Bisognerebbe chiedere lumi agli Annunaki.
RispondiEliminaE Steiner invece cosa ne direbbe...? g
RispondiEliminaHa già detto, mister g.
EliminaDella serie: Paganini non ripete!
EliminaLe conferenze condotte da Steiner sono a disposizione di ognuno che sia in grado di leggere la lingua italiana.
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