Fonte:
Il Gazzettino
FONTANAFREDDA
- Un gatto ucciso con un colpo d’arma da fuoco nel centro del paese. L’animale,
come confermano alcuni testimoni, è stato lanciato oltre una recinzione ed è
finito, ormai privo di vita, sulla strada. Una storia accaduta a Fontanafredda
(Pordenone) giovedì 31 ottobre, a mezzogiorno, e della quale si sta occupando la
polizia municipale che sarebbe vicina all’identificazione del responsabile.
La notizia ha fatto il giro del paese ed è
finita anche su Facebook, dove un testimone racconta: «Abito in centro e giovedì
abbiamo udito uno sparo provenire da un giardino vicino ed è stata vista una
persona lanciare un gatto oltre la recinzione. Sono accorso per verificare se
fosse il mio gatto, al quale qualcuno lo scorso anno ha ficcato 80 pallini nel
corpo. Non era lui, ma un bel esemplare di felino adulto».
Il vicesindaco di Fontanafredda, Valter Bergamo, conferma che il gatto è stato ucciso da un proiettile: «Non so come si possa arrivare a un simile gesto di violenza del tutto gratuito - ha commentato - ma di sicuro, una volta identificato, l’autore risponderà di quello che ha fatto».
Il vicesindaco di Fontanafredda, Valter Bergamo, conferma che il gatto è stato ucciso da un proiettile: «Non so come si possa arrivare a un simile gesto di violenza del tutto gratuito - ha commentato - ma di sicuro, una volta identificato, l’autore risponderà di quello che ha fatto».
Roberto, sappiamo benissimo che questi luridi schifosi,
RispondiEliminaa causa d'una legge miope-anzi, cieca- che non vede i diritti degli animali, non pagherà, e se pagherà,
la condanna equivarrà ad una pacca sul sedere, metaforicamente parlando.
In molti casi vale la giustizia self- service,
che venga identificato e poi ci pensi qualche cittadino di Fontanafredda.
L'anonimo genovese dal Friuli
che ora si firma Simon.
Di cuccioli gettati nei cassonetti ne parla spesso anche il Messaggero Veneto. Quindi, ci sono poche differenze culturali tra nord e sud Italia.
EliminaMa la cosa confortante è che ai miei tempi ad angustiarsi erano solo gli zoofili.
Oggi abbiamo un vicesindaco che prende posizione e minaccia sanzioni.
L'avrà fatto per reconditi scopi elettorali (captatio benevolentiae), ma è pur sempre il segnale di un cambiamento positivo nel sentire comune della gente.
I gatti: o li si ama alla follia, o li si odia visceralmente. Nessun altro animale domestico suscita tali opposti sentimenti.