Fonte:
L’Officina
Sabato
11 novembre 1961, tredici aviatori italiani della 46 ^ aerobrigata di Pisa facenti parte del corpo
internazionale dell’ONU impegnato nell’opera di pacificazione del Congo,
vennero trucidati e fatti a pezzi a Kindu
dai miliziani lumumbisti, rivoluzionari africani e quindi
progressisti, ritenuti nel giusto dall’ideologia imperante in
quegli anni. Ideologia che purtroppo sventola ancor oggi le sue bandiere. Voglio
onorare quegli uomini ricordandone i nomi: Magg. E. Parmeggiani, cap. G. Monelli, ten. O. De Luca e F.P. Remoti, sten. G. Garbati, mar. F. Di Giovanni e N. Quadrumani,
serg. magg. A. Fabi, S. Possenti e N. Stigliani, serg. A. Mamone, M. Marcacci e F. Paga.
Nessuno
li ricorda, né scuola, né Istituzioni,
né libri di testo. Eppure
erano andati a dare una mano per
contribuire alla pacificazione…gli tagliarono mani e teste. Un lavacro di sangue spaventoso.
Mi
chiedo se qualche onorevole ministro porterà un fiore o spenderà una parola nella ricorrenza, ma sono pessimista
perché le prove della smemoratezza della politica sono cosi evidenti da indignare.
La
politica, le Istituzioni non amano i
militari, le uniformi, le stellette simbolo di disciplina.
Si lasciano nell’oblio i morti e nulla si provvede per i vivi , ad esempio sforzandosi di liberare da una ingiusta e infame prigionia due fedeli
servitori dello Stato : i marò
Salvatore Girone e
Massimiliano La Torre.
La vicenda gestita sin dall’inizio senza dignità e in modo ambiguo da un
governo tecnico, prosegue ancora oggi dimostrando inefficienza e incompetenza in tutti i campi. E cosa da non sottovalutare sono anche i
costi che graveranno sulle
tasche dei cittadini per la presumibile cifra di 5 milioni di euro (indagine de
il Tempo) evidenziando a chi
avesse ancora a cuore i valori di Patria, Nazione e Bandiera, i limiti della nostra politica estera vuota, inconsistente, ma soprattutto pavida.
“Ai
vivi si devono dei riguardi, ai
morti si deve soltanto la verità”
- Voltaire
Le è abbisognato del tempo, sig.Roberto, per arrivare a pubblicare l'articolo con lo stesso contenuto del mio commento postato in occasione della nomina della ministra diversamente abbronzata.
RispondiEliminaNon ho orologi, né scadenze precise e pubblico in maniera piuttosto stocastica.
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