Testo di Orpheus
Una
bambina di appena 12 anni, andata in sposa quando ne aveva 11 con un uomo di
24, è morta dopo tre giorni di travaglio tentando di dare alla luce il suo
primo bambino, nato morto. Fawziya Abdullah Youssef è morta per una gravissima
emorragia. A
febbraio il Parlamento approvò una legge che fissava a 17 anni l’età minima per
contrarre matrimonio. L’opposizione riuscì a bloccarla impedendo al presidente
di ratificarla presentando ricorso alla commissione costituzionale dello stesso
Parlamento giudicandola contraria ai dettami dell’Islam. Le
spose bambine sono 60 milioni nei paesi islamici. E nessuno strafighissimo alto
commissario per i diritti umani, di qualche farlocca organizzazione mondiale,
ha MAI nulla da dire.
Un
silenzio sull’argomento, che definire tombale è un eufemismo.
Queste
bambine non hanno diritti.
Non
hanno diritto all’infanzia.
Non
hanno diritto allo studio.
Non
hanno diritto a non essere stuprate.
Non
hanno diritto a non essere percosse, torturate e segregate.
Non
hanno diritto a non essere vendute come animali.
Non
hanno nemmeno il diritto alla vita.
Queste
bambine non esistono, e le organizzazioni farlocche per i diritti umani, con i
loro pomposi funzionari, vigliaccamente e ipocritamente girano lo sguardo da un’altra
parte.
Posso
dire che mi fanno schifo.
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