giovedì 1 gennaio 2015

Un'improvvisa esplosione di sincerità

 

– Allora, è stata una giornata fantastica, adesso però dobbiamo proprio andare.
– Sì, è stato molto bello. E allora, ancora tanti auguri!
– Tanti auguri anche a voi, state bene, mi raccomando.
– Anche voi, a presto! Ma per davvero, non che ci vediamo di nuovo soltanto a Natale.
– Davvero, dobbiamo organizzare qualcosa più spesso!
– Esatto. Ma non che lo si dice, poi non lo si fa…
– Eheheh, in effetti.

– No, perché anche l’anno scorso, stessi identici discorsi, almeno per come me la ricordo io.
– Eh, mi spiac…
– Mi spiace un cazzo. Ogni anno la stessa fottuta storia. Venite qui, tanti auguri, un regalo del cazzo per la bambina, vi sbafate pure le crocchette del gatto, parole di circostanza, e già a Santo Stefano chi si è visto si è visto.
– …
– Eh. Non sapete neanche che cazzo rispondermi, perché HO RAGIONE, e questo invece lo sapete benissimo. È inutile prenderci per il culo; altro che giornata fantastica, quest’oggi è stata una faticaccia per tutti quanti, il festival dell’ipocrisia, ingozzarsi per evitare di parlare, per illudersi che quella nausea e quell’acidità di stomaco siano causate da quei cazzo di canditi di merda, e non dagli stupidi discorsi e stupidi racconti che ogni stupido anno siamo costretti stupidamente a sopportare.
– Ma allora perché dobbiamo vederci più spesso?

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