Fonte: Il Mattino di Padova
FONTANIVA. «Quei cani sono sporchi e
non li vogliamo in acqua».
Prima l'avvertimento, poi le parole
grosse, quindi il tentativo di linciaggio e addirittura le minacce
con un coltello. Non è stata propriamente una domenica rilassante
quella vissuta da Michela Miola di Legnaro, dal suo fidanzato e da
una coppia di amici: l'altro ieri i quattro sarebbero stati aggrediti
da alcuni extracomunitari durante una domenica di riposo lungo il
Brenta. I quattro (oltre a Michela il fidanzato Carlo Bottin, l'amica
Ilaria e il compagno Stefano) si erano sistemati in una spiaggetta
all'altezza di Fontaniva. Col quartetto c'erano anche i loro cani: il
meticcio Black, l'amstaff Kady e poi un pastore tedesco e un pincher.
«La lite violenta si è animata intorno alle 18» racconta Michela. «I nostri vicini, due asiatici in compagnia di mogli e bambini, ci
hanno richiamato perché irritati dalla presenza dei nostri cani in
acqua. Secondo loro erano sporchi e non potevano nuotare e giocare
nel Brenta. Abbiamo spiegato loro che i nostri animali erano puliti e
che non davano fastidio a nessuno e lì i due si sono accesi».
Dopo qualche parola di troppo, la
coppia ha cominciato a scagliare sassi e pietre contro gli animali:
«Black è stato colpito di striscio ed ha rischiato grosso. Anche
noi abbiamo rischiato di prenderci una sassata. Il mio fidanzato si è
avvicinato per chiedere spiegazioni e questi gli hanno prima tirato
contro un forchettone con cui stavano facendo una grigliata, quindi
hanno estratto e mostrato minacciosamente un coltello da cucina». I
quattro hanno abbandonato l'oasi e contattato i carabinieri: «Sono
arrivati dopo un'ora ma non hanno proceduto ad alcun controllo. Ci
hanno consigliato di rivolgerci al Corpo forestale dello Stato,
competente lungo il Brenta. Provvederò a sporgere regolare denuncia»
continua la Miola, che aggiunge «Penso serva maggiore controllo in
quest'area. Gli stessi aggressori stavano allestendo una grigliata in
un luogo in cui è vietato, e nonostante a poche decine di metri ci
fosse un'area allestita. Sicuramente la scarsa sicurezza mi porterà
a non visitare più questi ambienti, ed è un vero peccato». Non è
la prima volta che, lungo il corso del Brenta, si registrano
aggressioni o segnalazioni di incontri molesti.
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