giovedì 22 marzo 2018

Chi ha paura del Facebook cattivo?





Facebook: questo potente mezzo mi ha permesso di accedere ad amicizie, seppure molte virtuali, con giornalisti, economisti, personaggi acuti ed intelligenti di avanguardia che nel tempo ho selezionato e che illuminano molti lati oscuri dell'informazione, che i mainstream ci propinano, da qualsiasi latitudine, ogni giorno, coesi come fosse l'unico Vangelo da seguire. Ovvio che questa libertà di comunicazione dia fastidio a qualcuno che vuole tirare le fila dietro le quinte! Diventa quindi sospetta questa incredibile mossa che vede FB, unico colpevole di influenzare le sorti del mondo o che bufale, presto smascherate, possano fuorviarci. Il popolo di FB, quello che frequento ed ho selezionato è fatto soprattutto di gente che ragiona con la propria testa e mette sempre i fatti prima delle ideologie e delle convenienze. Privarci di questo mezzo libero di informazione e di democrazia, che aiuta anche realtà sociali, locali, per informazioni di interesse popolare, che permette in tempo reale di documentare realtà micro che possono aiutare tempestivamente, mi sembra una grande privazione di libertà. Ovviamente dovranno essere applicate norme di controllo più rigide, delle regole di buona condotta, compresa una certa salvaguardia della privacy, ma non può essere eliminato con argomenti che solo con un po' di buona volontà possono essere gestite e modificate con semplici regole di buon senso.

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