Testo di Mariateresa Epis
Un'altra morte iatrogena. Un'altra morte inconcepibile dopo
duemila anni di grandi progressi scientifici, di magnifiche sorti
progressive, dalla Crocifissione del Salvatore. E' il Ritorno a Casa
di una persona famosa, non uno di quei poveri bimbi di famiglie
semplici, assassinati dai vaccini, insieme con chi li amava, quei
pargoli di cui si pontifica non esser vero sia stato il vaccino, che
si trattava di una patologia pregressa, che il bimbo è morto di
cause naturali. Una persona che credeva nella ricerca medica e
ad essa si era affidata. Ma la ricerca medica è solo un sanguinario,
osceno, orrendo corso d'aggiornamento, per pochi criminali, un
business demoniaco e perverso, un lauto profitto, sulla pelle degli
animali e degli esseri umani. Dalla ricerca medica, non verrà mai la
cura di nessuna malattia, solo sangue, orrore e morte. Penso agli
ultimi mesi di vita di Fabrizio Frizzi, alle medicine inutili che gli
avranno fatto assumere, alle diagnosi da terrorismo e plagio
psicologico cui l'avranno sottoposto, al crepacuore inflittogli
nell'animo guardando la sua piccola. Ora so che il settimo sigillo,
di cui si profetizza nel libro finale della Bibbia, è la medicina
ufficiale allopatica: nessuno mai sterminerà i popoli meglio di lei.
Un individuo malvagio. La sua morte non mi addolora, ovviamente.
RispondiEliminaForse non era malvagio, ma non mi capacito dell'enorme spazio che i telegiornali dedicano alla sua morte.
EliminaMI fa venire il sospetto che le industrie farmaceutiche vogliano lanciare il messaggio che chi si sottomette alla loro logica e si fa devoto servitore, verrà poi ricompensato post mortem.
Nadia Toffa è sulla stessa strada.