venerdì 23 marzo 2018

Le brigate pecorine colpiscono ancora


Qual è lo scopo ultimo del distorcere la realtà mettendo in rete testi e immagini non veritiere che offendono l’intelligenza umana? Ancora devo riuscire a capirlo. Posso ipotizzare che esista una squadretta di Troll governativi, cioè pagati con le tasse degli italiani, che abbiano lo scopo di gettare fango sui liberi movimenti di pensiero e sulle opinioni di migliaia di persone. Nella fattispecie, cosa dobbiamo fare di fronte alle “Brigate Pecorine”? Metterci a ridere o incazzarci? E cosa avrebbero da dire i sardi di questa foto travisata? A me ricorda le scenette di Maurizio Crozza, quando prende in giro i vegani o i complottisti, rispettivamente imitando lo chef Simone Salvini e inventandosi un Napalm 51, cospirazionista paranoico. Dietro il veganesimo c’è una filosofia di vita di tutto rispetto e lo scherzo è bello finché dura poco. Se Crozza persiste, diventa stucchevole. Idem con il complottista. C’è poco da scherzare di fronte a complotti del tutto reali, ma ben camuffati, nascosti proprio da chi paga sia Crozza che la squadretta di webmaster creativi che mettono in giro scempiaggini. Poi, magari salta fuori una Boldrini qualunque a chiedere restrizioni del web! E’ questo lo scopo ultimo? Permettere alla classe politica di emanare leggi censorie nei confronti di internet? Segnali in tal senso già ci sono. Detto di sfuggita: il personaggio in oggetto è un innocuo musicista sardo, magari anche bravo.



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