Fonte: Contro informazione
Dopo che la premier
britannica aveva dato un ultimatum di 24 ore a Mosca per spiegare la
vicenda dell’avvelenamento dell’ex spia russa, sostenendo che
questo episodio “ha rappresentato una palese ed inaccettabile
violazione dei principi fondamentali del diritto internazionale e di
comportamento civile”, si è manifestata la reazione russa. Giunti a questo punto la
portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria
Zajarova, è
intervenuta per rispondere a tono alla May ed ha suggerito al Regno
Unito di evitare di proferire minacce ad una potenza nucleare come la
Russia.
In
sostanza la Zajarova ha detto che nessuno
può dare ultimatum di 24 ore alla Russia,
visto che questa è una potenza nucleare, non vale la pena farlo, e
che le accuse della May sono assurde e prive di prove, così come
risultano prive di senso le richieste della May alla Russia di dare
“una spiegazione credibile” sul caso dell’avvelenamento dell’ex
spia russa, Serguéi Skripal, avvenuta in territorio britannico.
Tanto più in quanto la Gran Bretagna si è rifiutata di fornire a
Mosca ulteriori elementi di indagine su cui indagare, richiesti da
Mosca, per chiarire come si sia verificato il tentativo di assassinio
di una persona che viveva da anni libera in Gran Bretagna e non
rappresentava alcuna minaccia per Mosca.
Nota: Il
capo del Governo britannico, Theresa May si lancia in accuse gratuite
alla Russia prima
ancora di esibire prove sulla vicenda e sale in cattedra a dare
lezioni di diritto internazionale.
Proprio la May che ha appena incontrato il principe saudita a cui la
Gran Bretagna fornisce tonnellate di armi ed assistenza militare per
massacrare la popolazione dello Yemen. La stessa Gran Bretagna che è
stata protagonista e complice di un lungo elenco di assassini
all’estero di cittadini di varie nazioni, palestinesi, iraniani,
egiziani, ecc. considerati scomodi per la politica estera del Regno
Unito. Esemplare il caso degli scienziati iraniani assassinati nel loro
paese o all’estero ad opera di agenti britannici ed israeliani.
Queste accuse sono state
lanciate contro la Russia dalla premier in carica della Gran
Bretagna, ovvero di
quella potenza che, durante il governo di Tony Blair, ha invaso,
assieme agli Stati Uniti (di cui sono il “cane fedele”), il
territorio della Repubblica dell’Iraq, nel 2003, in base a falsi
pretesti (le
“armi di distruzione di massa”) ed ha procurato le più grandi
devastazioni in quel paese e centinaia di migliaia di vittime civili.
La stessa potenza che pochi anni dopo ha condotto una vergognosa
campagna di tipo neocoloniale contro un paese indipendente e membro
dell’ONU, la Repubblica
della Libia, anche
qui in base a falsi pretesti (una presunta rivoluzione) per
appropriarsi delle risorse di tale paese, seminando il caos e
suscitando il sorgere di bande terroriste incontrollabili.
Senza considerare gli ufficiali
delle special forces britanniche infiltrati fra i terroristi in
Siria che
conducono le loro operazioni criminose contro la popolazione siriana.
Questi, dico proprio questi, gli eredi dell’Impero
Britannico, vogliono
venire ad impartire lezioni agli altri? Non è la prima volta che questa
signora britannica si arroga il diritto, per conto della Gran
Bretagna, di impartire lezioni improbabili di diritto ad altri paesi
senza prima guardarsi in casa propria e verificare i tanti scheletri
custoditi negli armadi della sua cancelleria. Direbbe il grande Totò,
“ma ci faccia il piacere”.
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