Testo di Paolo Sensini
Oliviero Toscani, il fotografo diventato celebre per le campagne
pubblicitarie in cui coniugava meticciato razziale e capi
d'abbigliamento firmati Benetton, sono anni che si fa paladino
dell'invasione dei clandestini verso le coste italiane. Non gli è
bastato insultare i veneti in quanto "popolo di ubriaconi",
affermazione che già di per sé lo qualifica per la sua inettitudine
mentale. No, ogni sua dichiarazione pubblica si segnala per i
continui insulti verso chiunque non sia favorevole all'accoglienza
incondizionata di ogni afro-asiatico diretto sulla penisola italiana.
Adesso, però, dietro la patina del buonista compulsivo emerge
pubblicamente la sua vera indole: "Sin dalla separazione dei
miei genitori – racconta la figlia Olivia in una lettera comparsa
sulle pagine del 'Corriere della Sera' – l’ho sempre sentito
imprecare contro di noi, bestemmiando, fino ad arrivare al limite
inaudito di imprecare contro la nostra vita stessa (noi ancora
bambine, ahimè). Oggi Oliviero – continua la figlia – è un
estraneo con un grosso debito umano e morale. I miei figli lo
conoscono a malapena... e respingono in maniera netta tale impostura.
Oliviero non è riuscito a formare una famiglia allargata unita e
pacifica come dice lui. I miei figli non possono andare a casa sua e
non è mai stato un nonno vero. In definitiva – conclude Olivia
Toscani – un Non Padre che avrebbe potuto recuperare la sua
posizione riscattandosi come un Buon Nonno. Ed è già tardi…".
Insomma, gli "altruisti patologici" hanno sovente un
profilo umano come quello appena tracciato di Toscani: nascondono
dietro un generico e astratto "amore" per il mondo la loro
totale indifferenza ed estraneità verso il prossimo. Anche per i
loro stessi figli e nipoti.
Grandissimo uomo di merda, figlio di.......Soros!
RispondiElimina... è tipico dei "progressisti" odiare figli e picchiare le mogli (o i mariti se si è donne "evolute") ... anche il democratico e progressista Henry Fonda, non amava i suoi pargoli:
RispondiEliminahttps://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=12&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwjh9K6u5I7aAhVCBiwKHdDGCYkQFghzMAs&url=http%3A%2F%2Fwww1.adnkronos.com%2FArchivio%2FAdnAgenzia%2F1998%2F01%2F22%2FSpettacolo%2FCINEMA-PETER-FONDA-SMONTA-IL-MITO-DI-SUO-PADRE-HENRY_113700.php&usg=AOvVaw1M10qdtIX2iDtJYbiZC_5p
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwjh9K6u5I7aAhVCBiwKHdDGCYkQFggnMAA&url=http%3A%2F%2Fricerca.repubblica.it%2Frepubblica%2Farchivio%2Frepubblica%2F1998%2F01%2F23%2Fmio-padre-henry-fonda-non-ha-mai.html&usg=AOvVaw1b-rvaARwEht2NQtd8ChKN
un saluto
Piero e famiglia
Peter Fonda.
EliminaIdem come sopra.
Quella pubblicità della Benetton (potente famiglia veneta) era oggettivamente lubrica.
RispondiEliminaVado controcorrente a Volte bisogna riconoscere il valore del proprio nemico,toscani come gli ebrei rappresentano l'antitesi l'opposto LA perfezione all'incontrario dei nostri valori ariani di Europei bianchi delle nostre tradizioni dei nostri costumi pudori ecc ,Ben venga che il nemico si mostri a viso aperto cosi visible a tutti ,probabilmente e' un parafulmine il cane di paglia messo apposta li Dal Ghetto ,questi inculomani hanno tempo a iosa per fotterci in tutte le posizioni
RispondiEliminaCapisco questa tua posizione. E' l'ammirazione che gli ufficiali di un esercito provano nei confronti degli ufficiali dell'esercito nemico.
EliminaE' l'ammirazione che nel primo "Alien" il robot scienziato di bordo provava nei confronti della creatura aliena che si era introdotta sull'astronave, fino al punto di salvarle la vita.
Il nemico è il nostro specchio.