lunedì 9 luglio 2018

Il 4 % li accoglierebbe


Fonte: Il Tempo

Abbiamo composto cento numeri di telefono ma, tra attese inutili alla cornetta e depistaggi dei vari agenti-manager o addetti stampa, solo meno della metà ci hanno concesso qualche minuto del loro prezioso tempo presentandoci come volontari della Ong International Open Blue Sea. La domanda è stata la stessa per tutti: «Ma lei, sarebbe disposto ad ospitare a casa sua uno degli immigrati sbarcati in Italia di cui ci occupiamo per un periodo limitato?». Le risposte, però, sono state sorprendenti e per il 90% negative.



Tra gli intellettuali, i politici e gli uomini dello spettacolo interpellati che ci hanno risposto solo in quattro detto «sì», spiegando di essere disposti ad accogliere un immigrato. Tutti gli altri hanno preso tempo o accampato scuse di vario genere o declinato subito l’invito. C’è chi lo ha fatto in maniera gentile, chi meno. C’è chi ci ha detto «no» spiegando che ospitare a casa sua un immigrato non sarebbe la soluzione al problema e chi si è giustificato dicendo che non può perché ha la casa piccola. Qualcun altro, invece, ci ha tenuto a lungo al telefono a discutere del sesso degli angeli, ovvero i problemi dell’Italia, della figura di Salvini e dell’Europa: tante chiacchiere per addolcire la pillola del secco rifiuto alla nostra proposta solidale. Vi proponiamo, di seguito, tutte le risposte che abbiamo ricevuto. E che dimostrano che una cosa sono le parole ed un’altra i fatti. 
Partiamo dalle rarissime notizie buone, ovvero da quelli che hanno detto sì.

Tra questi c’è Stefano Fassina, che si è mostrato disponibile a prendere in considerazione l’idea di ospitare un immigrato chiedendo di ricevere una e-mail con le informazioni necessarie per avviare la pratica. Allo stesso modo, lo scrittore Erri De Luca non ha fatto una piega, chiarendo di non essere il solo a dover decidere a casa sua su una scelta così importante, ma fornendo la sua adesione al nostro programma per l’adozione di un migrante. Così come la giornalista e conduttrice televisiva Daria Bignardi che definisce la nostra proposta come un’idea magnifica, spiegando di aver pensato già diverse volte di accogliere un immigrato perché se ne parla tanto ma poi nessuno lo fa. La sua è stata una dichiarazione convinta di disponibilità a mettere finalmente in pratica i suoi buoni propositi sul tema dell’accoglienza. Anche Paolo Cento, coordinatore di Sel nel Lazio, offre la sua disponibilità rimandando, però, il discorso a future valutazioni legali e alle condizioni della nostra richiesta.


4 commenti:

  1. Ritengo piuttosto sleale questo sondaggio e penso che anche quel 4% se dovesse ospitare un giovanotto di 1,90 m. e nerboruto, all’atto pratico rifiuterebbe. Non si può fare passare la propensione a volere una società più ospitale e solidale con l’impegno ad personam per la sua effettuazione. Per approfondire il concetto: Essere contrari alla politica di Israele nei confronti dei palestinesi non consiste anche nella disponibilità a recarsi in Palestina per manifestare. Ugualmente essere avversi alla vivisezione e firmare una petizione non impegna necessariamente a fare blitz nottetempo per liberare gli animali.
    Io sono del parere che i migranti economici debbano arrivare solo se vi è necessità, ma sono fermamente a favore dell’accoglienza ai rifugiati, però non sarei disponibile ad averne uno per casa, di qualunque religione o etnia (anche se fosse svedese per intenderci).

    RispondiElimina
  2. @Ambrogio,

    condivido quello che scrivi che è un' indice di raziocinio ma anche di tanto buon senso, ma per "sdrammatizzare" il problema IMMIGRAZIONE se invece di UN sarebbe UNA giovane & formosa 90x60x90 "mulatta" saresti più accogliente oppure.... !?

    MANDI

    SDEI
    (l' originale)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 1. Alla mia età … mi procurerebbe soltanto ansia.
      2. Devo già combattere con una donna … figuriamoci se fossero due!

      Elimina