lunedì 19 novembre 2018

Dio non è morto, ma temporaneamente non raggiungibile


Nell’Età dell’Oro gli Dei vivevano in mezzo agli uomini. A un certo punto, nel quarto secolo avanti Cristo, gli Dei se ne andarono. Nessuno sa di preciso dove, se sul loro pianeta o da qualche altra parte. Prima la loro presenza poteva essere definita una teocrazia diretta, con uno stile che può essere riassunto nel rapporto che l’Elohim più famoso, Geova, aveva con il suo popolo eletto: se obbedirete avrete ciò che vi prometto, ma se mi disobbedirete, vi ammazzerò. Anche gli altri Elohim, sparsi in giro per il mondo, avevano più o meno lo stesso atteggiamento. Ma nel quarto secolo, per qualche ragione che sanno solo loro, sparirono, pur continuando a mantenere il controllo sulle loro creature, gli uomini. Il nuovo modo intelligente di controllare l’umanità fu la religione. Mentre con la minaccia della forza c’era sempre la possibilità di cavarsela, con la religione non c’era scampo perché gli uomini vi si affidavano spontaneamente. 


Facendo leva sulla paura della morte, gli Dei rassicurarono gli uomini che avrebbero continuato a vivere anche dopo morti. La qual cosa piacque molto ai nostri antenati, tanto che le religioni esistono da 2.500 anni e sembra che non avranno fine tanto presto, nonostante tutto. Come metodo di controllo si sono rivelate efficacissime. A quale scopo gli Elohim hanno inventato le religioni? Allo stesso scopo per cui prima si comportavano da padroni tirannici: farci lavorare per loro. Tenerci in condizione di schiavitù mentre loro si arricchiscono e fanno la bella vita. Se a qualcuno a questo punto vengono in mente le ricchissime famiglie ebraiche, padrone di mezzo pianeta, è perché gli ebrei sono quel famoso popolo che fu scelto da Jahwé. Magari costui deciderà di tornare, appalesandosi dopo 2.500 anni di latitanza. Gli ebrei quindi starebbero lavorando per lui. Da bravi servitori.

12 commenti:

  1. come disse il Grande? Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma e tutto ha un ciclo. Per quanto puoi durare alla fine scompari. Diamoci pace...i corpi muoiono come muoino le piante per concimare e produrre la massa terrestre. Lo Sirito che anima il corpo sparisce col corpo. Anche gli Animali quelli che noi mangiamo, loro mangiano, sono animati dallo spirito...quanti miliardi di spiriti ci sarebbero in giro per l'universo? Potrebbero diventare energia stellare? Può essere. Il dolore che il bruto umano causa incombe sulla nostra specie e ci porterà all'estinzione. Mors nostra, vita loro. Tutto il resto è "troja".

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  2. "Il sapere è potere" è il tuo motto di questi giorni. Ma se il sapere mi deve condurre alle convinzioni di questo tuo articolo … preferisco restare felicemente ignorante.

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    1. E' un'ottima scelta anche questa, se ti permette di non soffrire.


      Purtroppo, è una magra consolazione perché non sfuggirai alla tua condizione di schiavo (con il sudore della fronte...).

      Una condizione a cui non sfugge nessun comune mortale.

      L'unico modo per schivarla è passare dalla parte degli sfruttatori, imitando lo stile di vita degli Dei, come fanno molti ebrei e altri "padroni" ....."dalle belle braghe bianche".

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    2. Se non sei riuscito a passare dalla parte degli sfruttatori, anche tu vivi la condizione di schiavo. Ma a differenza di me, felicemente ignorante, avrai qualche patema in più, in attesa del ritorno dei tremendi Elohim.

      Aggiungo, giusto per fugare un mio dubbio scaturito dalla lettura del tuo articolo, se le religioni esistono solo da 2.500 anni, che mi dici di un certo Akhenaton? Pare che 3.300 anni fa abbia fatto abbandonare agli egizi la PRECEDENTE religione politeista per imporne una monoteista. Si tratta di una balla? Oppure le religioni esistono da quando esiste l'uomo, ma a te torna comodo fare coinciderne l'origine con le SCOPERTE di Biglino?

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    3. A me non torna comodo niente!
      E tu smettila di fare sempre polemiche.

      Infatti, anch'io ho riflettuto sul fatto che forse le religioni sono più antiche di 2.500 anni.


      Ma poi ho pensato che una spiegazione potrebbe essere che prima di tale data gli Dei erano in mezzo agli uomini, li governavano direttamente e si facevano adorare.

      Quindi, una forma larvata di religione esisteva anche prima, se non altro sotto forma di venerazione del "Dio" sul trono.

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    4. Una forma larvata? Se lo dici tu!!!

      Perché ti scoccia così tanto un po' di polemica?

      Se fai così tanta apologetica, non puoi non aspettarti della polemica. Puoi anche censurare i commenti, avendone il totale controllo. Ma se fai affermazioni così perentorie, di cui pochi eletti avete la certezza delle fonti, puoi aspettarti che nessuno abbia da ridire?


      Infine, in passato, la polemica era una disciplina praticata in diverse università, tanto era ritenuta utile.

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    5. Sia chiaro: non applicherò mai censure nei tuoi confronti, a meno che tu non trascenda in modo esagerato.

      E sia chiara un'altra cosa: io non faccio "affermazioni perentorie", ma avanzo ipotesi.

      Se poi, grazie anche al tuo contributo, si possono modificare, ben venga.

      Secondo me non c'è una linea netta tra religione e venerazione, per cui le due cose si possono confondere.


      A dire che a un certo punto gli Dei se ne andarono non è solo Biglino, ma anche i pensatori e i filosofi antichi, Platone se non sbaglio, quando parlano di età dell'Oro, con gli Dei che si mescolavano agli uomini e si accoppiavano con femmine umane, così da generare i Semidei.

      Esempio: Giove che si accoppia con Leda, sotto forma di cigno.

      O quella razza aliena era mutaforma, oppure usavano tecniche di ipnosi per circuire gli esseri umani.

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    6. Dalla lettura dell'articolo mi è completamente sfuggita la parte in cui chiarisci che stai avanzando delle ipotesi. Ma riconosco che spesso sono io a prendere delle cantonate.

      A quelli che affermano che la terra sia piatta, io non ci credo. Per istinto, mica per le evidenze.

      Invece, venire a sapere che anche Platone parla di Dei e Semidei ha turbato non poco la mia felice ignoranza. Lui è stato, per breve tempo, anche contemporaneo e magari li ha anche frequentati. Perciò quale testimonianza più attendibile?


      Inoltre, hanno appena ritrovato un affresco a Pompei che raffigura proprio il cigno che si accoppia con Leda.


      Dunque tutto quadra.

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    7. Ho l'impressione che tu stia continuando a fare polemiche.

      Inutili.


      Non credo che Ercole sia stato contemporaneo di Platone.

      Platone parla di Atlantide, che non era di certo a lui contemporanea.


      Probabilmente, disponeva di libri che sono andati perduti e di cui non sappiamo nulla.

      Si avanza l'ipotesi che anche Gesù sia stato un Semidio, nato da una relazione tra Maria e Gabri-EL, uno degli Elohim che erano rimasti a far da guardiani e che forse si trovava in orbita sulla sua astronave.

      Gesù, abile stratega e guerriero, fu dato in forza al popolo eletto in funzione anti romana. Ma non si rivelò invincibile.

      Del resto, anche Gilgamesh, altro Semidio, era conscio di dover morire e per questo intraprese il viaggio che lo rese famoso, per salire a bordo delle astronavi del Sinai, così da guadagnarsi l'immortalità.

      P.S.
      Sto avanzando ipotesi. Lo dico a beneficio dei....testoni.

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    8. Il IV secolo A.C. va dal 400 al 301; Platone è vissuto dal 428 A.C. al 328 A.C.. Se gli Dei, andati via nel IV secolo, avessero scelto giusto il primo anno, cioè il 400, è possibile che Platone li abbia visti personalmente, senza scomodare specificamente Ercole o misteriosi libri. Ce ne erano tanti nell'Età dell'Oro!

      Poi c'è anche la possibilità che abbia potuto avere rapporti con qualcuno di quelli rimasti di guardia (vedi Gabri-El).

      Aggiungo che alcuni sono ancora qui. Ad esempio Rapunz-El.


      Sono ipotesi anche le mie.



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    9. Ti sfugge persino il sarcasmo, tanto sei concentrato sulle tue ipotesi. Rapunzel è anche una principessa dai capelli lunghissimi e magici. Ma tu trovi più comodo liquidarmi come Troll piuttosto che riflettere sulle date, indicate con precisione, relative alla contemporaneità di Platone e degli Dei e Semidei.

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