Provino allora a stare da sole con i migranti!

Testo di Paolo Sensini

La tecnica degli "antifa" (Antifascisti), gli utili idioti della sinistra di lotta e di governo, è la demonizzazione di chi non la vede come loro. Così per essi uno dei più grandi peccati che si possa commettere è la critica all'Unione Europea, la qual cosa è associata al "nazionalismo", che a sua volta è associata al "fascismo", la quale poi attiene direttamente all'"anti-semitismo", etc. Tutto logico, no? 

C'è solo un piccolo problema in questo sillogismo aristotelico: la scarsità di fascisti in circolazione è stata compensata identificando in maniera automatica la critica all'immigrazione con il fascismo. Rendendo il tema dell'immigrazione il punto focale per decidere se qualcuno è fascista o meno, gli antifa impediscono qualsiasi tipo di dibattito. E senza dibattito il tema si polarizza su due argomenti: pro o contro. Chi vincerà tra i due? La fissazione d'impedire "con ogni mezzo necessario" il risorgere di una dittatura morta e sepolta quasi ottant'anni fa in circostanze completamente diverse da quelle attuali, preclude di vedere la mostruosa tirannia che incombe sulle nostre società oggi. In altre parole questi pseudo-rivoluzionari da operetta non sono altro che terminal della psicopolizia, spesso in maniera del tutto inconsapevole circa il ruolo che stanno assolvendo, a disposizione dei Padroni del Pensiero.