mercoledì 28 novembre 2018

La fata nera che prepara la strada al nuovo ordine mondiale



Céline Dion si dà alla propaganda gender: lancia unanuova moda per bambini “senza genere”. Ho sempre apprezzato il fatto che Céline Dion fosse una figura alquanto salubre in un mondo come quello dell’intrattenimento, fortemente incline alla depravazione. Tuttavia, pare che l’artista abbia sposato a pieno la nuova cultura genderless (senza genere) che tanto piace al mercato. Il genderless fa leva sulla libertà d’espressione assoluta: perché essere obbligati a vestirsi e a vivere secondo codici che non si sentono propri? Meglio fare quel che si vuole, tanto nella vita quanto nell’abbigliamento. Così l’artista canadese si è lanciata nel settore della moda annunciando la sua collaborazione con NUNUNU, un brand di abbigliamento per bambini col quale ha lanciato la sua linea genderless CELINUNUNU con una missione ben precisa: “liberare” i neonati dalla binomia di genere.


All’HuffPost ha dichiarato: “Vorrei solo rimuovere uno stereotipo. I bambini devono scegliere da soli il loro percorso. Questa linea di moda è stata pensata per permettere ai bambini di essere liberi e trovare la propria individualità. Voglio incoraggiare il dialogo, l’uguaglianza e altre possibilità“. E per concretizzare questo pensiero, secondo l’artista è necessario abbattere la divisione di genere già per i neonati. Ed ecco che la cantante canadese presenta questa nuova linea di abbigliamento con un video promozionale in stile James Bond. Come un vero agente sotto copertura, Céline si intrufola in piena notte nel reparto maternità di un ospedale. Arrivata nella stanza dei neonati, dove sono tutti accuratamente divisi per sesso con tutine o rosa o azzurre, soffia una ventata di coriandoli dorati che trasforma i pigiamini pastello dei bimbi in abiti bianchi e neri a stampe, rendendo impossibile l’identificazione di genere.

La segnaletica “bambino” e “bambina” sul muro vengono sostituite con il logo del marchio. Tutto è ora nero, bianco e lugubre. Nella scena successiva viene mostrato un neonato con una bandana raffigurante dei teschi. Ma sì, festeggiamo una nuova vita facendole indossare i simboli che rappresentano la morte. Inoltre, la maglietta recita “New Order” ovvero “Nuovo Ordine“, che sia un riferimento al “Nuovo Ordine Mondiale“? In un’intervista al programma “Morning Express with Robin Meade” la Dion ha affermato: “Nel crescere i miei 3 figli sono sempre stata attenta nel non cadere nella stereotipizzazione di genere. Durante una visita al Walt Disney World pensavo che i miei figli volessero andare per i supereroi. Invece hanno guardato tutto il tempo le principesse Disney, e volevano tutti essere Minnie“.

Gli obiettivi della casa di moda per bambini NUNUNU con la quale collabora Céline Dion, non riguardano solo la neutralità di genere, ma dietro sembra esserci qualcosa di molto più oscuro. Sul sito ufficiale del marchio è possibile risalire alla loro filosofia aziendale: “Una sola voce: la moda ha il potere di modellare la mente delle persone. Ispirate i vostri figli ad essere liberi e a trovare la propria individualità grazie ai vestiti”. Un rapido viaggio nella pagina instagram del marchio rivela alcuni materiali inquietanti: la sessualizzazione dei bambini, il satanismo e il controllo mentale. Contiene anche varie immagini contrassegnate con #inspiration. Quasi tutte sono piene di simboli che si riferiscono a pratiche oscure. Ci sono molte altre immagini, ma ne abbiamo viste abbastanza. Tutte puntano nella stessa direzione: sdoganamento di simboli occulti attraverso la “liberazione” di genere dei bambini. NUNUNU? Ma anche NONONO.

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